«Andatevene». I residenti di Casal Bruciato, periferia di Roma, scendono in piazza contro l’assegnazione di una casa popolare a una famiglia nomade. «Aveva i requisiti ed era in graduatoria – dice la presidente del Municipio Roberta della Casa -,ma dopo essere stati accolti in questo modo immagino non siano propensi a rientrare».

Gli abitanti – «Noi gli zingari qui non li vogliamo, quella casa deve andare a un italiano», ripetono gli abitanti di Casal Bruciato che hanno creato una barricata spostando i cassonetti in strada. La casa in questione era stata occupata da una ragazza neo mamma e ora è stata assegnata tramite bando comunale a una famiglia di nomadi di 5 persone. «Fateci vedere queste graduatorie, ci sono italiani che dormono in macchina»: queste le parole dei cittadini del quartiere.

Forza Nuova e Casapound – Da Torre Maura a Casal Bruciato. Un malcontento che serpeggia nelle periferie romane e sfocia in episodi di protesta violenta. La scorsa settimana a Torre Maura i cittadini si erano mossi contro l’arrivo di persone rom nel centro di accoglienza del quartiere. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per reato di istigazione all’odio razziale. «Basta rom, basta immigrazione» è lo slogan del partito neofascista Forza Nuova che, insieme a Casapound, sta diventando il riferimento politico delle manifestazioni anti-nomadi: i militanti dei due movimenti hanno presidiato insieme ai cittadini a Torre Maura e ora si sono spostati proprio a Casal Bruciato. «Anche qui c’è la percezione che ci sia una discriminazione nei confronti degli italiani, dichiara Davide Di Stefano, responsabile di Casapound Roma, siamo qui a dare sostegno alle fasce più deboli e a difendere gli italiani».