Terzo giorno di proteste a Roma. Lo sciopero dei tassisti contro il governo e la contestazione dei bus turistici contro il comune di Roma hanno bloccato il traffico nella capitale. Dopo l’incontro con la sindaca Virginia Raggi, i gestori dei pullman hanno dichiarato guerra all’amministrazione comunale.

Protesta bus turistici – I bus turistici si sono parcheggiati nel mezzo di piazza Venezia ostacolando la circolazione nel centro storico. «È inaccettabile che Roma sia tenuta sotto scacco dai bus turistici: il centro va subito liberato – ha dichiarato la sindaca che ha incontrato una delegazione di rappresentanti della protesta – sciogliete l’assemblea perché state paralizzando la città». Ma i gestori non sono soddisfatti e minacciano di continuare la protesta domani, a piazza Montecitorio.  «Dalla sindaca abbiamo avuto una chiusura totale – sostengono gli autisti – sarà guerra, se non non otteniamo nulla blocchiamo la città». I bus turistici protestano contro la decisione della sindaca Virginia Raggi, confermata neanche una settimana fa dal Consiglio di Stato con il rigetto del ricorso presentato dagli operatori, di istituire delle zone vietate alla circolazione dei pullman. Dal primo gennaio divieto d’accesso al centro storico per i bus turistici. A stabilirlo, un nuovo regolamento che crea zone a traffico limitato, norme più stringenti per i parcheggi e abbonamenti più salati per la circolazione. Ma secondo il Consiglio di Stato «la salvaguardia del patrimonio urbano e la riduzione dell’inquinamento» sono motivazioni rilevanti per attuare le «contestate modifiche al regime Ztl»: l’obiettivo sarebbe di evitare episodi come quello del 18 dicembre, quando un bus turistico era andato a fuoco vicino al Colosseo.

Protesta taxi – In questi giorni la città è stata scossa anche dalla protesta contro l’esecutivo per l’emendamento che divide taxi e Ncc e che prevedrebbe norme più stringenti per il noleggio con conducente. Entrambe le categorie attaccano il governo e il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che aveva avuto il ruolo di intermediario, per le ripetute modifiche operate sull’emendamento alla manovra che era stato presentato alla Commissione Bilancio del Senato.

Le reazioni – Il Codacons attacca taxi e bus turistici, «la lobby del trasporto che ha deciso di prendere i cittadini come ostaggi per le proprie recriminazioni creando danni immensi agli incolpevoli utenti» e assicura di presentare un esposto al Garante degli Scioperi e alla Procura della Repubblica di Roma per individuare e sanzionare i responsabili delle proteste.