Da Roma a New York con una media di 150 euro e un volo diretto. La promessa di Norwegian Airlines è diventata una realtà. Il Boeing 787-8 decollerà oggi, 9 novembre, alle 17.30 da Fiumicino e arriverà a Newark/New York alle 20.30 ore locali  dopo nove ore di volo. A bordo del velivolo, costruito in Italia e comandato da un italiano, quasi tutti connazionali, felici di spendere una media di 380 euro per un viaggio andata e ritorno dalla capitale italiana alla Grande Mela. Unica pecca: la comodità. Ci sono 32 sedili in Premium e 259 in Economy, ma manca la business e lo spazio all’interno della cabina è ridotto. Inoltre, tutto ciò che non è il viaggio in sé viene considerato un extra da pagare: 35 euro (a tratta) per scegliere il posto, 35 per il cibo, 50 per il bagaglio in stiva. In compenso, il costo del biglietto scenderà ancora a 140 euro a partire da Gennaio.

I progetti futuri – Per ora gli aerei di Norwegian Airlines con partenza da Roma e destinazione New York decolleranno quattro volte a settimana. Già a maggio i collegamenti settimanali potrebbero però diventare sei. E non è tutto. Sono in arrivo voli diretti anche per Los Angeles (da sabato) e per San Francisco (da febbraio dell’anno prossimo). Anche questi, molto economici e con partenza da Fiumicino. E Milano? Per il momento non c’è nessun progetto ma la tratta sarebbe più che fattibile. I Boeing 737 Max e gli Airbus A321neo, utilizzati per questo tipo di viaggi, hanno un’autonomia di 7400 km e Milano dista da New York solo 6400 km, 500 in meno rispetto a Roma.

Il low cost – La Norwegian Airlnes è padrona del segmento low cost tra Europa e Nord America. Secondo FlightGlobal, gestisce il 64% dei viaggi con queste destinazioni e nei primi mesi del 2017 ha trasportato 28,2 miliardi di persone. Fondata nel 1993, dispone di 143 aerei e nei prossimi mesi ne riceverà altri 200. Segno che gli affari vanno, e anche bene. Perché il low cost, anche nel lungo raggio, non è più un miraggio e oggi funziona, contrariamente a quando lo lanciò Freddie Laker nell’autunno del 1977, in piena recessione. «Aziende come Norwegian Air e AirAsia X stanno ridisegnando l’aviazione», afferma Nadejda Popova di Euromonitor International, secondo la quale ora la «sfida principale è quella di mantenere bassi i prezzi anche in presenza di un costo elevato del petrolio». Per ora le 19 compagnie «senza fronzoli» attualmente esistenti ci stanno riuscendo. Jetstar, Scoot , Eurowings, Level, AirAsia X, Wow Air, WestJet, Primera Air e tutte le altre offrono un totale di 907 collegamenti intercontinentali a settimana e prezzi decisamente più bassi a quelli di una volta. Basta vedere New York: nel 1996, non spendere più di 580 dollari per un biglietto era un miracolo. Oggi sarebbe un’esagerazione.