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Daniele Fulli, 28 anni

Il volto massacrato, i pantaloni abbassati e due piccoli fori sul corpo, uno alla nuca, l’altro vicino all’inguine. È stato trovato così Daniele Fulli, ventottenne parrucchiere gay, disteso nel dirupo sotto la pista ciclabile in via della Pescaglia, a Roma, in zona Magliana.

Il ragazzo – che aveva avuto una relazione con il 21enne suicida il 29 ottobre scorso – era scomparso da sabato scorso e la madre aveva presentato denuncia anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?”. I fori, secondo le prime rilevazioni della Polizia Scientifica, potrebbero essere stati provocati da un punteruolo e non da una pistola come era stato ipotizzato all’inizio delle indagini. Lo stabilirà con certezza l’autopsia che verrà eseguita dall’Istituto Legale dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Per il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani ed il sostituto Caterina Sgrò non ci sono dubbi: si tratta di omicidio volontario, ma non convince l’ipotesi del delitto passionale. Il giovane romano potrebbe essere stato ucciso perchè gay. Non lo escludono le associazioni Lgbt che hanno organizzato una marcia in ricordo di Daniele Fulli sabato 11 gennaio alle 16 in via della Pescaglia. Da lì si proseguirà a piedi fino al punto in cui è stato ritrovato il corpo di Daniele.

“Porteremo dei fiori in sua memoria. Chiediamo che si trovino e puniscano gli autori di tale nefandezza”, ha detto Imma Battaglia, leader delle associazioni omosessuali romane e consigliera comunale di Sel.

Enrico Tata