Il video dell’aggressione è stato mandato in onda, all’edizione delle 13.30 del Tg1 del 2 aprile, all’incirca nel momento in cui Stefano Argentino ha confessato agli inquirenti l’omicidio di Sara Campanella. Il 27enne, compagno di università della vittima, ha ammesso di aver accoltellato Campanella il 31 marzo a Messina. La 22enne, aggredita per strada dopo un inseguimento da parte del suo persecutore, è stata uccisa di giorno davanti a una fermata degli autobus in viale Gazzi, vicino allo stadio Giovanni Celeste, un luogo abbastanza affollato. Argentino è stato fermato grazie ai racconti dei testimoni oculari e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso l’aggressione e la fuga. Uno di quei video è stato trasmesso in esclusiva dalla Rai, che ha provveduto a oscurare le immagini più crude ma dal quale la dinamica dell’aggressione risulta evidente.

Sara Campanella e Stefano Argentino in un frame del video che riprende l’istante in cui lui aggredisce la ragazza a Messina.
ANSA / TG1 RAI
La vicenda – Sara Campanella, che frequentava il corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico, lunedì 31 marzo è uscita dal Policlinico dove stava svolgendo il tirocinio universitario e fin da subito si è accorta della presenza di Argentino, che l’aspettava all’esterno. La ragazza conosceva il suo compagno di corso che da tempo le scriveva con insistenza, la cercava e le aveva chiesto più volte di uscire senza risultato. Lui ha tentato di avvicinarla e le ha parlato poi lei si è allontanata: «Dove siete? Il malato mi segue», ha scritto Campanella negli ultimi messaggi alle amiche. La ragazza, esasperata, ha alzato la voce e anche i passanti hanno sentito la lite: «Basta, lasciami stare!», ha urlato ad Argentino. Poi la mortale coltellata alla gola, inferta da dietro . Diverse persone hanno visto la ragazza piegarsi dal dolore e crollare a terra, mentre l’omicida, con l’arma in mano, è fuggito. I soccorsi, giunti subito, non hanno potuto nulla e la ragazza è morta appena prima dell’arrivo al Policlinico.
La fuga – Stefano Argentino, che ora si trova nel carcere Gazzi di Messina, è stato trovato e arrestato alcune ore dopo l’omicidio grazie alle testimonianze di altri compagni di università e alle immagini delle telecamere, che lo avevano ripreso allontanarsi a piedi. Il ragazzo si era nascosto in una casa vacanze gestita dai suoi genitori: per questo motivo, gli inquirenti pensano che qualcuno possa averlo aiutato nella fuga. Solo davanti al gip, mercoledì 2 aprile, Argentino ha confessato di aver ucciso Campanella al culmine della lite: «Stefano ha raccontato di aver manifestato sempre il suo interesse per Sara e di essere stato ricambiato dalla ragazza anche se ha sostenuto che non erano mai arrivati a fidanzarsi», ha dichiarato l’avvocato difensore Raffaele Leone al termine dell’interrogatorio. L’imputato on ha parlato delle motivazioni del suo gesto né ha dato indicazioni sull’arma, che non è stata ancora trovata.