Un ragazzo altoatesino di 15 anni è stato arrestato a Bolzano ieri mattina, mercoledì 12 febbraio, con l’accusa di far parte di un gruppo neonazista, satanista e suprematista. Il giovane sarebbe stato anche pronto a compiere un atto terroristico nei confronti di persone fragili, per poi pubblicarne il risultato sul dark web (i settopri di internet non indicizzati dai motori di ricerca). Il ragazzo è stato fermato dalla Sezione antiterrorismo della digos della questura di Bolzano in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale dei minori della stessa città.

Chi è – Il ragazzo apparteneva a 764, gruppo Telegram neonazista internazionale nato nel 2020. Il nome deriva dal codice postale parziale della cittadina texana del fondatore, Bradley Cadenhead, arrestato nel 2021 e condannato a 80 anni di carcere per aver girato un video in cui alcuni bambini venivano picchiati e abusati sessualmente. All’epoca aveva anche lui 15 anni. Segno che questi gruppi Telegram attirano al loro interno molti utenti giovanissimi. Secondo l’accusa i membri di 764 si stavano organizzando tra di loro per compiere attentati terroristici rispettive località di residenza. Secondo quanto ricostruito, il giovane altoatesino era uno dei militanti più attivi, tanto da aver riprodotto più volte i simboli della setta sui muri della città e sui vetri delle automobili in sosta. Aveva già inoltre scelto il luogo dove compiere l’omicidio: l’impianto sportivo della città. Il quindicenne insomma, dopo aver effettuato anche delle ricerche online su ordigni esplosivi ed essersi ripreso con il suo cellulare mentre ne provava uno, sarebbe stato pronto a passare all’azione.

Gli attimi dell’arresto – Poco prima di essere fermato, il ragazzo avrebbe scritto nel gruppo Telegram a cui apparteneva «I have the fed on the door». «Ho la polizia alla porta». Al giovane, nel corso della perquisizione, sono stati sequestrati due computer, un’ascia e il suo cellulare. Proprio in questo dispositivo sono state trovate tantissime immagini e video di omicidi, sparatorie scolastiche e attentati terroristici conpiuti da islamisti radicali. «La situazione è assai delicata e complessa – ha detto il questore di Bolzano Paolo Sartori –. È inquietante da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare. Sia per la giovanissima età del soggetto in questione, sia, soprattutto, per i suoi concreti progetti di omicidi». Il giovane è ora accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, fabbricazione e utilizzo di ordigni esplosivi, porto abusivo di armi, danneggiamento aggravato, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.