Non si ferma lo scandalo della carne di cavallo dopo il caso degli hamburger “taroccati” in Gran Bretagna. Nella mattina di martedì 16 aprile Sono stati resi noti dal Ministero della Salute alla Commissione europea i risultati dei controlli effettuati dai Nas su 454 campioni prelevati. Di questi 93 sono risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1% per cento non dichiarata. In nessun campione però è stato rinvenuto l’antinfiammatorio fenilbutazone usato per i cavalli, ma nocivo per l’uomo.

“Il Ministero – si legge in una nota – è intervenuto sia tramite una capillare attività straordinaria di controllo condotta su tutto il territorio nazionale dai Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS), sia attraverso la rete del Servizio Sanitario Nazionale con un’intensificazione dell’ordinaria attività di vigilanza e controllo sulle carni di equidi di provenienza nazionale ed estera”.

Ora però il presidente della Coldiretto Sergio Marini chiede che vengano resi pubblici i nomi dei 93 prodotti risultati posItivi, “per fare davvero chiarezza su uno scandalo senza precedenti che ha truffato circa 30 milioni di consumatori che acquistano piatti pronti”. Le Autorità pubbliche a livello nazionale e comunitario devono impegnarsi con interventi strutturali, continua Marini, “come l’obbligo di indicare la provenienza e il percorso degli alimenti in etichetta per farla conoscere ai consumatori e scoraggiare il proliferare di passaggi che favoriscono le truffe”

La commissione Ue domani pubblicherà i risultati di tutti gli Stati membri.

Maria Elena Zanini