Felice Maniero, l’ex capo della Mala del Brenta, dovrà indossare il braccialetto elettronico per aver picchiato con schiaffi e pugni una sua parente. I giudici hanno inoltre disposto il divieto di avvicinamento alla vittima. Dopo gli anni a capo del gruppo criminale, Maniero era già stato condannato una volta per maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna.
Precedenti di violenza di genere – “Faccia d’angelo“, come era soprannominato l’ex boss, aveva finito di scontare nel luglio del 2023 la condanna a 4 anni per maltrattamenti nei confronti di Marta Bisello, l’ex compagna che aveva trascorso con lui gli ultimi 30 anni. Era stato arrestato nell’ottobre del 2019 a Brescia, dove viveva con un nuovo nome.
La Mala del Brenta – La Mala del Brenta, guidata da Felice Maniero, era nata negli anni 70 come una piccola banda impegnata in furti di alimenti e bestiame, ma aveva finito per trasformarsi in un vero e proprio gruppo criminale di stampo mafioso del Nord Italia. La banda si occupava ormai di sequestri di persona, controllava le bische clandestine, i “cambisti” del Casinò di Venezia (ovvero chi prestava denaro a usura ai giocatori) e trafficava droga tra Portogruaro e Chioggia. La struttura operava in modo capillare, con ogni gruppo composto da massimo 10 persone, riuscendo così a dominare le attività illecite tra Venezia e Padova. Negli anni 90, a seguito dell’arresto e del pentimento proprio dell’ex boss, l’organizzazione era stata smantellata.