Ostia ha preso fuoco, e non c’è modo di fermare le fiamme. Sette stabilimenti balneari sul lungomare Toscanelli sono stati colpiti da roghi. I primi sono scoppiati martedì 25 marzo, interessando gli stabilimenti Belsito e Le Dune, con danni significativi soprattutto al secondo, dove sono state distrutte otto cabine. La situazione è peggiorata la sera successiva, quando altri cinque stabilimenti sono stati devastati dalle fiamme. Anche il Battistini è stato colpito, ma grazie al rapido intervento dei vigili del fuoco i danni sono stati limitati.
L’incendio di ieri è scoppiato poche ore dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni delle spiagge del X Municipio della capitale – Ostia, appunto – nella quale si dà ragione al Campidoglio riguardo la messa a bando degli stabilimenti. Resta quindi più concreta la pista dolosa.

La ricostruzione – Un percorso quasi schematico quello di ieri sera, partito dal Vittoria Beach, passando per l’Arcobaleno e il Salus fino ad arrivare al Capanno e il Plinius, entrambi dall’altro lato del Pontile del lungomare. Incendi per oltre due chilometri e mezzo che hanno fatto sospettare fin da subito gli inquirenti che ad agire non sia stata una sola persona. 

Le indagini – Intorno alle 23.00 è stato fermato un uomo, considerato tra i presunti responsabili degli incendi. Si tratterebbe di un 25enne residente a Roma, nel quartiere di San Giovanni, bloccato dagli agenti nei pressi dello stabilimento Mami insieme a una donna. A quanto appreso, nessuno dei due avrebbe saputo fornire un motivo valido del perché ieri sera si trovassero insieme nel luogo degli incendi. Entrambi sono stati portati in commissariato e ascoltati. Oggi verranno interrogati nuovamente. Secondo alcune fonti, la posizione dell’uomo sarebbe quella più delicata, tanto che potrebbe arrivare l’accusa di incendi dolosi nei suoi confronti. Ancora da chiarire il coinvolgimento della donna.
Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere della zona. Ci sono diversi punti da chiarire. Tra tutti, se l’uomo fermato sia un piromane solitario oppure abbia agito per mano di qualcun altro, vista la delicata questione delle concessioni balneari. Il fascicolo sarà assegnato alla Dda, la direzione distrettuale antimafia.

Il bando – La questione delle concessioni balneari di Ostia riguarda la gestione delle strutture balneari sul litorale romano. Il comune di Roma ha avviato un bando per l’assegnazione di 31 bagni, che prevede la messa a gara delle concessioni demaniali (appartenenti allo stato) scadute, introducendo per la prima volta una royalty, un compenso economico che viene pagato al comune. Questo processo è stato temporaneamente sospeso dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) a seguito di ricorsi presentati da alcuni proprietari, ma il Consiglio di Stato ha annullato ieri la sospensiva, confermando la validità del bando. La gara è parte di un piano più ampio per rilanciare il litorale romano, aumentando la trasparenza e la competitività nella gestione degli stabilimenti. 

Le reazioni istituzionali – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha sentito telefonicamente il prefetto di Roma Lamberto Giannini e il consulente per la legalità Francesco Greco, mentre nella giornata di oggi 27 marzo si terrà un incontro al Cosp (Comitato per l’ordine e la sicurezza) in prefettura per affrontare la questione. L’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative Tobia Zevi è andato sul posto per seguire da vicino le operazioni di spegnimento dei roghi, andate avanti per ore.