L’Italia si ferma per uno sciopero generale indetto per venerdì, 29 novembre da Cgil e Uil. Lo sciopero e le manifestazioni di piazza che avranno luogo in 43 città italiane sono una protesta contro la manovra di bilancio 2025, e hanno ricevuto l’appoggio anche dai sindacati di base Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas.
Cgil e Uil hanno dichiarato in una nota congiunta che l’obiettivo è «chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali». Lo sciopero coinvolgerà i lavoratori del pubblico e del privato e avrà durata di 8 ore. per tutti i settori escluso quello dei trasporti, per il quale il ministro dei trasporti Matteo Salvini ha firmato una precettazione che riduce il blocco da 8 a 4 ore.
I trasporti – Il settore dei trasporti sarà coinvolto dallo sciopero nella sua quasi interezza, a livello locale e nazionale, terrestre, aereo e marittimo. Incroceranno le braccia i dipendenti aeroportuali e quelli delle aziende di handling. Ita Airways ha annunciato la cancellazione di 41 voli nazionali il 29 novembre e altri due il giorno successivo. La compagnia ha predisposto fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, e coloro che subiranno cancellazioni o ritardi superiori a cinque ore potranno modificare gratuitamente la prenotazione o richiedere il rimborso del biglietto entro il 4 dicembre.
Dopo la precettazione di Salvini, a Milano e Roma i mezzi pubblici si fermeranno dalle 9 alle 13, mentre nelle altre fasce orarie il servizio sarà regolare. Anche a Napoli, Genova e Bologna i lavoratori delle linee di superficie (tram, bus, filobus) si asterranno dal lavoro dalle 9 alle 13. A Torino le linee urbane e la metropolitana si fermeranno invece solo per tre ore, dalle 9 alle 12. Fuori dalla protesta il personale di Trenitalia direzione business regionale Piemonte e Valle d’Aosta.
Scuola – «Sciopereremo perché non possiamo più aspettare: la scuola va sfilata dai vincoli sempre più rigidi di bilancio», queste le parole del il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile. Nel settore scolastico a protestare saranno docenti, dirigenti e personale tecnico di scuole statali e private, insieme ai lavoratori universitari e della formazione professionale. Prevista anche la chiusura delle strutture scolastiche in caso di adesione completa. I sindacati del settore chiedono di colmare il divario tra le retribuzioni, la perdita del potere di acquisto e la detassazione degli aumenti contrattuali.
Sanità – Saranno coinvolti dalla mobilitazione del 29 novembre anche i medici e il personale sanitario che aderiscono a sindacati Cgil e Uil. Bisturi fermi «contro la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato». Lo hanno dichiarano Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici, Veterinari e Dirigenti SSN e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil Medici e Veterinari.