Gli inquirenti, che stanno indagando sulla scomparsa a Prato di Maria Denisa Adas, trentenne di origine romena, hanno “delineato l’ipotesi che la stessa sia stata sequestrata a Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio 2025, da un gruppo di romeni in collegamento con un professionista”. Così ha spiegato la procura di Prato in una nota. Nel seguire questa pista, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione a Roma della madre di Adas, che ora risulta indagata.
L’ultima telefonata – «Se mi trovano mi ammazzano». Queste sono state le ultime parole di Denisa Maria Adas: la frase è stata sentita da una testimone mentre la donna parlava al telefono, è ancora da chiarire con chi stesse facendo questa telefonata. Le parole fanno pensare che Adas si trovasse in pericolo, per questo la procura di Prato ha aperto un fascicolo d’indagine per sequestro di persona. Adas si era trasferita in Toscana da Roma, dove viveva con la madre, Maria Cristina Paun. È stata proprio quest’ultima a denunciare la scomparsa della figlia, e su di lei si sta ora stringendo la lente degli inquirenti. Paun aveva raccontato di aver avuto una lunga telefonata con la figlia giovedì sera, tra le 23 e le 23:30, nella quale l’aveva sentita «tranquilla».
Le ricerche – Nel frattempo le ricerche, svolte dai carabinieri della scientifica, delle compagnie di Prato e Firenze con l’ausilio dei cani molecolari, si sono concentrate nella zona di Lerici, a circa un chilometro dal residence dove Adas era arrivata lo scorso 9 maggio e dove avrebbe dovuto soggiornare fino al 19. Sono state passate intanto al setaccio l’auto della donna, una Fiat 500 rossa con cui era arrivata da Roma e che è stata trovata ancora parcheggiata nel cortile della struttura, e la stanza numero 101 al primo piano dell’immobile, nella quale alloggiava. Dall’auto sono stati prelevati alcuni oggetti, e all’interno della stanza, rimasta in ordine, sono stati trovati il rossetto che la ragazza usava sempre e due paia di scarpe. Dalle prime ricostruzioni è apparso che le scarpe siano state lanciate e non appoggiate. Le chiavi della stanza erano rimaste nella serratura, come se l’uscita fosse stata improvvisa e senza l’intenzione di allontanarsi a lungo.
Le ultime ore e le chat – Intorno alle 23:35 del 15 maggio un uomo è stato ripreso dalle telecamere dei negozi vicini al residence mentre usciva dalla stanza 101.
L’attenzione degli inquirenti si è concentrata anche su una chat usata dalla donna per comunicare con altre escort. Secondo indiscrezioni, la sera stessa della sua scomparsa la donna avrebbe segnalato la presenza di un uomo «pericoloso». Gli inquirenti stanno verificando se i contenuti delle conversazioni possano essere stati alterati, come appare da alcune prime verifiche. Intanto la procura ha interrogato un uomo incontrato da Adas durante il suo soggiorno, che avrebbe dimostrato di avere un alibi per la notte della scomparsa.