Una brutta sorpresa per gli studenti al rientro a scuola. Ieri, 7 aprile 2021, il registro elettronico è andato in tilt per colpa di un attacco hacker. A comunicare le difficoltà del sistema informatico è stata la società Axios, che fornisce il servizio al 40% delle scuole italiane, soprattutto sul territorio romano.

L’attacco e il riscatto – Era dal 3 aprile che Axios registrava problemi sulla piattaforma. Da quanto è emerso il malfunzionamento sarebbe dovuto ad un ransomware, un virus che blocca l’accesso ai dati e chiede un riscatto per ripristinarli. Gli hacker, infatti, hanno richiesto un pagamento di decine di migliaia di euro in Bitcoin. Un ricatto a cui Axios non ha ceduto e si è rivolta alla Polizia postale di Roma e a due società di sicurezza informatica, una delle quali lavora anche per l’esercito americano. Axios ha assicurato che la privacy delle scuole e dei loro studenti sono al sicuro.

Il ripristino – Scongiurata l’ipotesi del furto e della divulgazione di dati, resta il problema di ripristinare il servizio. Se all’inizio si pensava di riabilitare la piattaforma questa mattina, Stefano Rocchi, amministratore unico di Axios Italia, ha precisato: «Abbiamo deciso di rimandare a venerdì o al massimo a lunedì prossimo per potenziare ulteriormente le misure di sicurezza». «Ci auguriamo che la Polizia postale trovi i responsabili – ha dichiarato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio – è un attacco alla scuola che mette a repentaglio migliaia di persone creando disagi a istituti e genitori».

Gentili Clienti,
a seguito delle approfondite verifiche tecniche messe in atto da Sabato mattina in parallelo con le…

Pubblicato da Axios Italia Srl su Lunedì 5 aprile 2021

 

La piattaforma – Axios, presente in 2500 scuole italiane, è solo una delle società che fornisce il servizio in Italia. Il registro elettronico online è diffuso nella maggior parte degli istituti della penisola, anche se il suo utilizzo non è obbligatorio. La piattaforma gestisce le presenze e le assenze degli studenti, i voti, i compiti, le comunicazioni alle classi e alle famiglie. Mette anche a disposizione strumenti multimediali per agevolare l’apprendimento, quanto mai essenziali nell’anno del lockdown e della didattica a distanza.

Quanti disagi – Non il migliore dei rientri a scuola per circa 5,6 milioni di alunni. Nelle regioni arancioni, tutti gli alunni sono tornati in classe, con la presenza fissata tra il 50 e il 75% per le superiori. Solo fino alla prima media, invece, nelle zone rosse, dove il resto degli studenti resta in dad. Un ritorno già complicato dalle difficoltà nei controlli sanitari e dai disagi sui mezzi pubblici. Sulla questione trasporti è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini: «Siamo al lavoro con gli enti locali per aumentare i mezzi pubblici. Fino a giugno ne prevediamo 6.144 in più».