Stop ai cellulari in classe perché distraggono e sono una mancanza di rispetto per gli insegnanti. Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha confermato con una circolare il divieto già esistente dal 2007 di utilizzare i dispositivi durante le lezioni, «trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti». Il documento è stato diffuso il 22 febbraio 2024 nelle scuole italiane e specifica che l’utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici è consentito solo «su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e della “cittadinanza digitale”».

Nessuna sanzione- Non ci saranno conseguenze, però, in caso di inadempienza, come specificato nel testo: «Non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’utilizzo improprio di questi dispositivi». Il Ministro ha giustificato la sua decisione avvalendosi anche di uno studio recente della VII commissione del Senato: «L’indagine ha evidenziato gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi. La scuola deve essere il luogo dove i talenti e la creatività dei giovani si esaltano, non vengono mortificati con un abuso reiterato dei telefonini».