Sparatoria nella notte in Corso Umberto I a Napoli, in pieno centro città. Sono rimasti coinvolti tre minorenni. Emanuele Tufano, 15enne incensurato, è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco. Altri due ragazzi, 14 e 16 anni, sono stati ricoverati al Cto di Napoli, Centro Traumatologico Ortopedico: non sono in pericolo di vita. Restano ancora ignote le dinamiche di quanto accaduto.
Gli eventi – La polizia indaga sull’accaduto ma la vicenda resta ancora poco chiara. Dalle prime ricostruzioni si intuisce che alcuni assalitori avrebbero aperto il fuoco sui tre ragazzi all’incrocio tra Corso Umberto I e Via Carminiello al Mercato, due vie del centro storico partenopeo. Sul caso stanno indagando la Polizia Giudiziaria e il nucleo radiomobile: moventi e dinamica sono ancora da definire, così come il grado di conoscenza dei tre minorenni. Dalle rilevazioni effettuate nella mattinata del 24 ottobre, altri segni della sparatoria sono stati riscontrati in Corso Umberto I: auto con vetri rotti e un cassonetto dei rifiuti crivellato potrebbero indicare, secondo gli inquirenti, un inseguimento ai danni dei tre ragazzi. La polizia ha sequestrato anche le telecamere di sorveglianza della zona.
I minorenni ricoverati – In un primo momento, le indiscrezioni trapelate sulle condizioni dei due minorenni ricoverati avevano parlato di una ferita da arma da fuoco all’addome per uno, e lievi escoriazioni da caduta per l’altro. Secondo l’Ansa però, i traumi riportati dai due minorenni sarebbero più gravi e i ragazzi sarebbero stati sottoposti a interventi chirurgici d’urgenza. Il 16enne sarebbe stato operato dai medici per rimuovere un proiettile dal braccio: le sue condizioni ora sarebbero stabili. L’altro ragazzo, ora anche lui fuori pericolo, sarebbe invece stato accoltellato alla coscia e al gluteo. Nessuna conferma da fonti dirette dell’ospedale.
Le reazioni da Napoli – Sgomento tra politici e forze dell’ordine della città. Il prefetto Michele di Bari ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sul tavolo, il caso di cronaca ma anche la situazione criminalità a Napoli. «Si tratta di un fenomeno sociale che fa rabbrividire», ha commentato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha sottolineato l’importanza del tema della sicurezza. Reazioni anche sui social, dove l’europarlamentare e componente della segreteria nazionale del Pd Sandro Ruotolo ha scritto: «Si muore e si uccide ormai da giovanissimi. […] Abbiamo bisogno di dare una speranza ai giovani di Napoli».