Manifestanti pro Stamina

Manifestanti pro Stamina

“La salute non è un gioco, curarsi per la vita è libertà”. Questo lo slogan con cui è iniziata a Roma la manifestazione organizzata da “Civico 117a”, rappresentato dai fratelli Marco e Sandro Biviano, affetti da distrofia muscolare. I malati che dal 23 luglio scorso hanno dato vita a un presidio permanente a piazza Montecitorio, indossando magliette con la scritta “Curarmi non è un reato”, e sfilano da Piazza del Pantheon proprio in direzione del Parlamento. Nella manifestazione tafferugli con le forze dell’ordine e due fermati. La tensione è scoppiata quando gli agenti hanno tentato di portare via uno striscione.

Martedì pomeriggio il ministro della Salute Beatrice Lorenzin riferirà su Stamina. “Attenderemo i contenuti della discussione sotto il palazzo in cui si svolgerà il Consiglio dei Ministri” dice Sandro Biviano. Le posizioni tra malati e una parte della politica e del mondo scientifico intorno al tema della cura con le cellule staminali sono distanti. Le associazioni dei malati pro-Stamina chiedono la libertà di cura con il protocollo ideato dal presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, metodo già bocciato dal Ministero della Salute. Un’ordinanza del Tar Lazio ora ha “sospeso” il giudizio negativo e riaperto la partita.

Proprio in questi giorni il ministero della Salute dovrebbe nominare un nuovo comitato scientifico di cui faranno parte anche ricercatori stranieri, per riesaminare il “protocollo” di Vannoni. Mentre la rivista Nature ha ribadito le proprie critiche al metodo in un editoriale pubblicato lo scorso 13 dicembre, i malati e le loro famiglie sono decisi a combattere per ottenere la legittimazione del metodo di cura. “Se non avremo delle risposte, procederemo a dei blocchi del traffico e a una serie di altre azioni di disturbo per attirare l’attenzione sul nostro dramma”, spiega Sandro Biviano.

La questione Stamina nei giorni scorsi era balzata all’attenzione dei media quando il tribunale dell’Aquila aveva dato via libera al “metodo” per Noemi, la bimba di 18 mesi affetta da atrofia muscolare spinale, per la quale lo stesso tribunale aveva in precedenza negato la cura. “È bellissimo” aveva commento il papà della bimba Andrea Sciarretta. Ma come sottolineato dallo stesso fondatore di Stamina, Davide Vannoni “se la situazione non cambierà, Noemi potrà essere curata a Brescia solo tra 3 o 4 anni, vista la lunga lista d’attesa”.

Silvia Sciorilli Borrelli