È come se in Italia non ci fosse più caffè per tutti. Oggi gli Stati Uniti sono a corto di ketchup. Come riporta il Wall Street Journal, molti ristoranti stanno faticando a mettere in tavola la salsa a base di pomodoro tanto amata dagli americani. I problemi nelle catene di distribuzione, dovuti alla pandemia da Covid-19, mietono una nuova vittima. Nei mesi scorsi prodotti come carta igienica, farina, mascherine e disinfettanti avevano avuto difficoltà simili. Stavolta, chi ci rimette di più è la Kraft Heinz, la quinta multinazionale di cibo e bevande al mondo, che controlla il 70% del mercato del ketchup. La domanda di bustine è troppa persino per loro: questo è legato soprattutto a un aumento spropositato delle consegne da asporto e a domicilio. E adesso in molti, nei sacchetti ordinati, non trovano più nessuna salsa in cui intingere le loro patatine fritte.

Una bottiglia di ketchup Karl Heinz (foto di Phil Whitehouse da Wikimedia Commons)

La crisi  – «All’inizio della pandemia avevamo fatto investimenti strategici nel comparto produttivo per stare al passo con l’impennata della domanda per le bustine di ketchup, spinta da un’accelerazione netta verso il delivery e l’asporto», ha dichiarato a USA Today Steve Cornell, presidente dell’area generi alimentari di Kraft Heinz. A quanto pare non sono bastati. Anche nei ristoranti in cui è permesso il servizio al tavolo vengono usate le bustine al posto delle tradizionali bottiglie di vetro. Lo impone il protocollo sanitario del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitense: «Va evitato usare e condividere oggetti riutilizzabili, come menù, condimenti e ogni altro contenitore di cibo». L’aumento di richieste da più parti ha messo in difficoltà persino un colosso come Kraft Heinz, tanto che molti ristoranti stanno ripiegando sulle sottomarche. La crisi del ketchup si ripercuote poi su catene della ristorazione come Texas Roadhouse e Long John Silver’s. Quest’ultima ha registrato mezzo milione di dollari in più di spese, dato che il prezzo delle bustine è aumentato del 13% da gennaio 2020. Intanto, come in ogni crisi di approvvigionamento che si rispetti, su Ebay sono già partite le aste per il ketchup. Come segnala Fox News, c’è anche chi si è portato a casa 500 bustine pagando 28,95 $. Kraft Heinz, comunque, promette che questa situazione sarà passeggera. Questo mese aprirà due nuovi stabilimenti: secondo le loro previsioni, la produzione aumenterà del 25% e si sforneranno 12 miliardi di confezioni di ketchup all’anno.

Il mercato – Sulle tavole statunitensi il ketchup non manca quasi mai. Un po’ come il pane in Italia, tanto che l’attuale crisi ricorda molto quella del lievito durante il primo lockdown, quando molti italiani si erano riscoperti fornai. Secondo il portale Statista, negli Stati Uniti il mercato della salsa rossa a base di pomodoro, aceto e spezie varie vale oggi 5.5 miliardi di dollari. Nel 2020 ne sono state prodotte 300mila tonnellate per i ristoranti e un miliardo per il consumo domestico, dato aumentato del 15% rispetto al 2019. In media una persona ne consuma 5,9 kg all’anno. In generale è facile pensare che questa crisi sia solo una parentesi: nel 2025 il volume di produzione dovrebbe arrivare a 2 miliardi di tonnellate.