Oltre 18 milioni sono stati sequestrati all’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri (di cui otto dalle disponibilità della moglie, Miranda Ratti, mai indagata nei procedimenti del marito). Il provvedimento è stato disposto dal gip di Firenze, Antonella Zatini, ed è stato eseguito giovedì 21 marzo, su richiesta della Procura antimafia del capoluogo toscano. La misura è stata emessa nell’ambito dell’inchiesta della Direzione nazionale antimafia finalizzata all’individuazione dei mandanti esterni delle stragi del 1993 e del 1994, in cui Dell’Utri è ancora indagato.
Lo storico braccio destro di Silvio Berlusconi è già stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Per questo, secondo i pm fiorentini Luca Turco e Luca Tescaroli, avrebbe dovuto comunicare le sue variazioni patrimoniali per un ammontare di oltre 42 milioni e mezzo. Dell’Utri è accusato di aver violato la normativa antimafia, non comunicando questi incrementi: da qui il sequestro preventivo.
Fra le entrate non segnalate ci sono i «prestiti infruttiferi», mai restituiti, che Berlusconi ha versato negli anni all’ex senatore di Forza Italia, alla moglie e al figlio, per un totale di oltre 32 milioni di euro, compresi i 30.000 al mese che l’ex presidente del Consiglio gli ha versato a partire dal 2021, quando Dell’Utri ha finito di scontare la pena. Da questo conteggio sono esclusi i 30 milioni di euro che il Cavaliere gli ha lasciato in eredità.