Sorridente, splendida e con un mazzo di fiori in mano. Chiara Ferragni appare serena nell’ultima foto postata sui social poche ore prima della pubblicazione delle nuove e stringenti regole sugli influencer. L’Agcom (Autorità Garante delle comunicazioni) ha, infatti, reso note le linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi dei media audiovisivi. Ciò significa che le star dei social che hanno un milione di followers, almeno 24 contenuti pubblicati in un anno e un tasso di coinvolgimento del 2%, saranno soggetti alle stesse regole degli editori. Sull’onda del caso Ferragni-Balocco, l’Agcom si è mossa concretamente anche sulle sanzioni, imponendo multe fino a 600 mila euro per chi viola queste nuove norme.
Le regole – Il testo ufficiale non è stato ancora pubblicato, ma i principi generali che potranno far tremare gli influencer italiani più famosi sono già stati annunciati. Da una parte, dovranno rispettare il Testo unico dei media audiovisivi, che impone che non vengano pubblicati discorsi di odio o discriminazioni e fake news. Inoltre, dovranno essere garantiti il pluralismo, il rispetto del diritto d’autore e della privacy, la tutela della dignità della donna e un particolare riguardo verso i minori. Nel caso in cui vengano violate le norme a protezione dei minori, le sanzioni amministrative potranno arrivare fino a 600 mila euro. Le comunicazioni commerciali non dovranno mai essere occulte o subliminali, anzi dovranno sempre essere accompagnate dalla scritta “Pubblicità“. Da tempo agli influencer era stato imposto l’utilizzo dell’hastag ADV nel momento in cui sponsorizzavano un prodotto non loro, ma adesso l’eventuale promozione dovrà essere ancora più esplicita e comprensibile a tutti. Inoltre, non potranno essere consigliati prodotti a base di nicotina, alcolici, medicinali, cure mediche e gioco d’azzardo. Se queste regole saranno violate il Garante stabilirà multe a partire da 10.328 euro fino a massimo di 258.228 euro.
Le motivazioni – L’Agcom ha subito messo in chiaro che queste linee guida non sono nate dallo scandalo Ferragni. Al quotidiano La Repubblica, il Presidente dell’Autorità garante Giacomo Lasorella ha sottolineato che si stava lavorando a queste regole da oltre un anno. Si è deciso di partire dai «pesci più grandi», dice Lasorella, e quindi dalle persone che hanno almeno un milione di followers. Soglia che definisce «sperimentale», che si può cambiare in qualsiasi momento, e aggiunge: «Mi aspetto che un influencer, anche se più piccolo, abbia il buon senso di seguire la strada virtuosa che noi indicheremo con sempre maggior chiarezza anche aprendo un tavolo tecnico». Infatti, per chi lavora con i social ma ha meno di un milione di followers non vale l’anarchia: si devono comunque rispettare le leggi italiani sulla pubblicità ingannevole e sulle pratiche commerciali scorrette (contenute nel codice del consumo e nel decreto legislativo 145 del 2007 sulla pubblicità occulta).
Gli influencer – Regole vecchie e nuove che valgono per gli influencer che vivono in Italia e che parlano in italiano. Oltre a Chiara Ferragni, ci sono altre personalità con più di un milione di followers, come Khaby Lame con 80 milioni, Valentino Rossi con 16 milioni, Fedez con 14,8 milioni, e molti altri. Fare l’influencer è diventato una professione a tutti gli effetti. Gli introiti provengono soprattutto dalle collaborazioni con marchi e aziende che pagano profumatamente la persona influente per sponsorizzare i loro prodotti: chissà se qualcosa cambierà con i paletti messi dall’Agcom.