Due tagli da una parte all’altra delle guance, all’estremità delle labbra, che ricordano il cattivo della saga di Batman, Joker. Così si sono presentati due adolescenti lunedì 4 gennaio 2021 all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, nell’hinterland milanese. 14 anni lei – ferita in modo grave, ora ricoverata al Niguarda di Milano – e 17 lui, con segni superficiali sul volto.  “Abbiamo fatto questa prova per verificare la nostra soglia del dolore“, avrebbe dichiarato il ragazzo interrogato dai carabinieri. Il giovane è stato denunciato a piede libero per sfregio.

La finta aggressione – Lunedì scorso, come riportato dal periodico locale, La Gazzetta della Martesana, i due giovani, accompagnati da un genitore si sono presentati all’ospedale di Cernusco sul Naviglio riportando sul volto due ferite all’estremità delle labbra. In un primo momento, i due avrebbero dichiarato di essere stati vittime di una aggressione da parte di un gruppo di coetanei all’uscita della metropolitana di Cassina de’ Pecchi. Questa versione, però, come ricostruito da Il Giorno, non avrebbe convinto i medici che hanno allertato le forze dell’ordine. Interrogato dai carabinieri, il ragazzo avrebbe dichiarato di essere lui stesso il colpevole dei tagli alla compagna, che poi avrebbe provato a infliggere lei gli stessi tagli sul volto di lui, dovendo però fermarsi per il troppo dolore delle ferite che le erano state inflitte. «Abbiamo fatto questa prova per verificare quanto riuscivamo a resistere», ha dichiarato il ragazzo al nucleo dei carabinieri di Cassano d’Adda (Milano) che conducono le indagini.

Il “Glasgow smile” con un taglierino –  Sono in corso le indagini, coordinate dalla Procura per i minorenni di Milano, per verificare quanto dichiarato dal ragazzo, in attesa anche di poter interrogare la ragazza. Al momento, pare che i due si siano feriti a vicenda con un taglierino, per un gioco – definito dal ragazzo «prova» – per sondare il livello di sopportazione del dolore. Come riportato da Il Corriere, i carabinieri non escludono che la ragazza abbia accettato di farsi incidere il volto per prima, per poi fare lo stesso sul ragazzo. Sono ancora da accertare i motivi, oltre alla ricostruzione dell’accaduto. Tra le ipotesi, l’emulazione del cosiddetto Glasgow Smile,– definito anche Chelsea Smile in quanto utilizzato dagli hooligans della squadra inglese contro i rivali -, nota per essere stata una pratica di tortura di alcune gang scozzesi nelle lotte di strada di inizio ‘900. Le modalità e le ferite riportate rievocano, però, anche l’antagonista nella saga – prima in fumetti e poi in film – del supereroe Batman, Joker.

Attenzione agli episodi di emulazione – Il procuratore presso il Tribunale dei minori di Milano, Ciro Cascone, ha precisato che, non avendo ancora dettagli sulla vicenda, «Così si rischia di snaturare un fatto che è pura sofferenza umana», definendo l’associazione al personaggio di Joker come «deleteria». E ha aggiunto: «Si tratta di spinte autolesionistiche che ci sono sempre state tra i ragazzi e che in generale possono essere anche acuite dal lockdown, di ferite che qua sono evidenti e che spesso i ragazzi si fanno in silenzio». Per Cascone ora è, inoltre, importante «non innescare meccanismi di emulazione». In attesa di ulteriori sviluppi e della ricostruzione di quanto accaduto, il ragazzo è stato denunciato per sfregio, reato introdotto nel cosiddetto Codice Rosso, il disegno di legge che ha modificato il codice di procedura penale sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Nonostante lo sviluppo che prenderanno le indagini, il procuratore Cascone ha però più volte ribadito la necessità di aiutare i due giovani: «Si tratta di due ragazzi sofferenti, che vanno aiutati».