Visite mediche mai effettuate, ricoveri pre-trapianto inventati, e spese di viaggio, vitto e alloggio. I certificati c’erano, ma erano falsi. E avrebbero così tratto in inganno l’Azienda sanitaria locale di Taranto per un bottino di 140mila euro. Una truffa con otto protagonisti, che la Guardia di Finanza ha individuato grazie a un’indagine per tutelare la spesa sanitaria, ottenendo poi una delega direttamente dalla Procura del Tribunale pugliese.

I denunciati, tutti residenti nella provincia di Taranto, avrebbero esibito all’Asl del capoluogo jonico la documentazione farlocca, comprese prestazioni specialistiche presso ospedali delle città di Modena e di Bari, che avrebbero  portato l’Asl tarantina a erogare in loro favore i lauti rimborsi a vuoto.

Nella prima mattinata del 7 maggio le Fiamme gialle del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito il sequestro preventivo di immobili, auto e motocicli appartenenti agli indagati.

Ora dovranno rispondere alla denuncia per il reato di truffa continuata in danno di ente pubblico.

Silvia Ricciardi