C’è stato un momento in cui la movida della costiera romagnola era tutta lì, sotto la piramide. Era il simbolo della disco anni Novanta. Ora il Cocoricò, il locale più famoso del lungomare di Riccione, chiude per sempre i battenti. Lo ha deciso il Tribunale di Rimini respingendo la domanda di concordato preventivo e dichiarando fallita la società che gestiva la discoteca.
Cause del fallimento – I problemi della società riguardano soprattutto tasse non pagate, sia all’Erario che al Comune di Riccione. Ma non solo. Nel 2012 la Guardia di Finanza aveva iniziato a indagare per evasione di Iva e mancati pagamenti di artisti. A gennaio scorso il Tribunale di Rimini aveva disposto un sequestro preventivo per un valore di oltre 800mila euro, corrispondenti a tutte le imposte evase dalla società.
Altri problemi – Nell’estate del 2015 ai guai fiscali si era aggiunto un brutto caso di cronaca che costrinse il locale a chiudere per un periodo. Un sedicenne si era sentito male ed era morto poco dopo in ambulanza per overdose. Poi, alla fine del 2018, il dj Gabry Ponte aveva avanzato una richiesta di pignoramento per non essere stato pagato. Ora la chiusura definitiva: il 25 ottobre ci sarà la prima udienza fallimentare con tutti i creditori della società, in primis l’Agenzia delle Entrate.