Un boato. C’è chi ha pensato subito a un colpo di arma da fuoco, chi a un tuono. Ma alle cinque del mattino, poco prima dell’alba dell’11 maggio, il cielo su Roma era ancora sereno e nessuno stava sparando. E’ stato un terremoto a far tremare la zona nord est della Capitale con una scossa, una sola, di magnitudo 3.3 della scala Richter.

La zona in cui dell’epicentro del sisma

Il terremoto –  L’epicentro del sisma è stato rintracciato a 5 km da Fonte Nuova, località a 11 km a nord est della Capitale. L’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha fatto sapere che l’evento, registrato a 10 km di profondità, è avvenuto in un’area che negli ultimi anni non ha presentato una significativa sismicità. Pierfrancesco De Milito, capo ufficio stampa della Protezione civile, intervistato da  Rai News 24, ha detto che in questo caso «non parliamo di una forte scossa di terremoto, questa è una magnitudo molto frequente nel nostro Paese. Scosse di magnitudo 3.3 ne registriamo centinaia se non migliaia durante l’anno». Il sisma, durato fra i 6 e i 10 secondi, è da considerare quindi breve e lieve. Sebbene sia stato avvertito da molte persone poichè l’epicentro era vicino a un centro abitato, non sono stati segnalati danni nè richieste di intrerventi di soccorso. Ai Vigili del Fuoco sono comunque arrivate molte chiamate con richieste di informazioni. Qualcuno è sceso in strada per precauzione, ma nel complesso le scosse non hanno svegliato o impaurito troppo la popolazione. Roberta, residente a Roma, dal suo appartamento al quinto piano conferma: «Non mi sono accorta di nulla. Meglio così». Il terremoto è stato comunque abbastanza evidente da essere ripreso da numerose telecamere di sorveglianza.

 «Ma tu l’hai sentita la scossa?»  Il sisma è stato registrato in vari comuni limitrofi a Fonte Nuova. Come ha riferito l’ingegnere e sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Salvatore Stramondo ad AdKronos «è stato avvertito nell’area Nord, a Monterotondo, e poi a Velletri e Genzano nell’area più a Sud». Altre informazioni sulla percezione del sisma da parte della popolazione arrivano dal sito Hai Sentito il Terremoto (di Ingv), pagina web che, si legge, è nata «per monitorare in tempo reale gli effetti dei terremoti italiani e per informare la popolazione sull’attività sismica». «La sua realizzazione – si legge ancora nella homepage – è resa possibile grazie al contributo di ogni persona che, compilando il nostro questionario macrosismico, descrive la propria esperienza. Le mappe dei risentimenti dei terremoti avvertiti dalla popolazione sono elaborate utilizzando i dati dei questionari macrosismici e si aggiornano ogni volta che è compilato un nuovo questionario». Dalle risposte ottenute con l’invio di più di 2000 questionari si sa che la scossa è stata avvertita anche a Roma città, oltre che nella zona est della Provincia.

Distanziamento sociale al tempo del terremoto –  Continua, anche durante la fase due, il distanziamento sociale. Così i social rimangono il miglior luogo per fare battute ed esercitare un po’ di ironia che scacci la paura in attesa che riaprano i bar. L’ashtag #terremoto è così diventato un trend della giornata, con più di 11mila tweet, tra cui quello dell’attrice Caterina Guzzanti che, visto lo scarso pericolo, sdrammatizza così:

 

 

Ma non è l’unica. Dopo più di 60 giorni di distanziamento sociale e lockdown, c’è anche chi come Ciambellone, sempre su Twitter, ironizza su questo anno bisestile e sfortunato.

Nessuna nota ufficiale dal capo del Governo. Allora ilaria condizionata fa da sola, e per così dire, si affida alle vecchie parole del premier Giuseppe Conte per raccontare la sua intenzione di restare vigile in caso di altre scosse. Anche se il sismologo dell’Ingv Alessandro Amato, abbia precisato che «la zona del sisma non ha precedenti per quanto riguarda i  terremoti. Ora vediamo se è un episodio isolato e se ci saranno altre repliche. Al momento nulla».

 

Sempre sul filone istuzionale, non poteva mancare un richiamo al trend di qualche settimana fa, innescato dal fuori onda tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, Giovanni Grasso.

Proprio nella messa a Santa Marta, lunedì 11 maggio, Papa Francesco ha pregato per «chi ha perso il lavoro» e qualcuno su Twitter si prepara ad aggiornare il curriculum in vista del momento in cui anche la pandemia sarà finita.

Per concludere, c’è chi riscopre la qualità fisica (prima dei materiali poi delle persone) della resilienza. E allora perchè non scomodare anche Frankenstein Junior?