Tombola, gite e piccolo artigianato. Sono queste alcune delle iniziative organizzate dall’associazione di volontariato “La Curiera”, attiva a Nova Milanese, in provincia di Monza e Brianza, pensate per far sentire meno sole persone con disabilità, specialmente nel tempo libero come la domenica o durante le festività dell’anno.
La storia- Tutto parte nel 2002, dall’iniziativa di Tiziano Passoni, padre di Andrea, un ragazzo con autismo, che insieme ad altri genitori fondarono La Curiera sull’esempio di un’associazione gemella, La Cordata, attiva a Gorgonzola, come spiegano a La Sestina Valentina Triulzi e Mauro Cappelletti, membri del direttivo: «L’associazione svolge esattamente le stesse attività che svolgiamo noi, però, poiché spesso era difficile per dei ragazzi provenienti dal nostro territorio andare ogni volta a Gorgonzola, si pensò di metterne in piedi una qui».
L’associazione- I volontari de La Curiera, almeno una domenica al mese, organizzano una gita in città o fuori porta che prevede diverse attività, tutte a scopo ricreativo. «Il problema a cui noi cerchiamo di venire incontro è l’occupazione del tempo libero di queste persone: durante la giornata frequentano centri diurni, che hanno uno scopo educativo e offrono loro anche un lavoro, però poi in determinate circostanze come le domeniche o ricorrenze come il Natale spesso sono soli», spiega Valentina.
Un Natale speciale- Il 16 dicembre 2023, tutti i volontari e i ragazzi dell’associazione si sono riuniti nell’Oratorio di San Bernardo del comune brianzolo per una tombolata, evento che ricorre ogni anno. «Organizziamo la tombolata in maniera molto semplice: noi volontari raccogliamo nei mesi precedenti dei premi, come tazze, creme, confezioni natalizie, che poi verranno messi in palio durante l’evento», racconta Valentina. Poi aggiunge: «Prima del Covid organizzavamo anche la vendita di stelle natalizie, che era sostanzialmente sia una raccolta fondi per sostenerci, sia un modo per farci conoscere sul territorio, ma anche un’occasione per inglobare nuove forze giovani. Con la pandemia, però, La Curiera ha subito una battuta d’arresto e anche quando abbiamo potuto riprendere le nostre attività ci siamo trovati con un grande problema: pochi volontari».
Le attività- Anche se le attività culturali e ricreative dopo la pandemia si sono ridotte, i volontari riescono a portare avanti quelle essenziali, per permettere ai ragazzi di passare del stare tra amici. «Resta la gita domenicale, che è come una classica domenica passata in famiglia. Ultimamente siamo andati, ad esempio, a Volandia che è il più grande museo aeronautico italiano. Siamo andati in fattorie agricole che ci hanno proposto dei laboratori: qui ogni ragazzo ha prodotto il formaggio primo sale da portare a casa. A Pavia, invece, abbiamo partecipato ad un laboratorio che prevedeva lavori con l’argilla e alla fine ogni ragazzo è tornato a casa con la propria realizzazione», dice Valentina.
Più volontari- Per continuare anche solo a strappare un sorriso ai ragazzi de La Curiera c’è bisogno, però, di più volontari con un’unica caratteristica in particolare: «Un po’ di voglia di mettersi in gioco e di divertirsi», spiega Mauro che poi aggiunge: «Noi non siamo e non ci sentiamo eroi. Mi auguro che un domani potremmo essere guardati esattamente come si guarda una compagnia di amici che esce insieme».