Ha inserito la retromarcia sul suo autobus e non ha più frenato, abbattendo un parapetto in piazza Vittorio Veneto, a Torino, e finendo dritto nel Po. Nicola Di Carlo, autista di 64 anni e proprietario della «Di Carlo Tours», società di trasporti con sede in provincia di Campobasso, doveva riportare a casa una scolaresca milanese in visita al Museo Egizio, ma non ha mai raggiunto la sua destinazione in Piazza Castello. È morto dopo che il veicolo che guidava è caduto nel fiume con un tonfo sordo. A bordo c’era solo lui.

I vigili del fuoco durante le operazioni di recupero

La ricostruzione – È accaduto nel pomeriggio del 26 marzo in pieno centro. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori (realizzate anche con l’aiuto delle telecamere di sicurezza) l’autista potrebbe aver avuto un malore e quindi perso il controllo del mezzo, ma è anche possibile che stesse tentando di fare inversione. «Il bus ha eseguito una manovra del tutto innaturale», ha sottolineato il comandante della polizia locale Roberto Mangiardi. Prima di sfondare la balaustra, il veicolo ha colpito anche tre donne. Nessuna di loro è in gravi condizioni: i referti medici recitano frattura dell’omero, trauma al ginocchio e alcune contusioni. «Dalla piazza la scena è stata impressionante – ha spiegato all’Ansa un funzionario di una banca –. Il mezzo era alto, grigio chiaro, andava piano. Abbiamo pensato facesse manovra, invece è sceso giù. Prima lentamente, poi abbiamo sentito il tonfo in acqua».

I soccorsi – I primi a portare soccorso, velocissimi, sono stati alcuni canottieri. Hanno chiesto urlando un martello per rompere il finestrino del bus e dalla piazza ne è subito arrivato uno. Sono stati a loro a tirare fuori il conducente dal veicolo. Vivo, ma incosciente. «Erano in due a martellare, sono stati velocissimi», ha raccontato una studentessa sempre all’Ansa. Poco dopo sul ponte Vittorio Emanuele, dove si erano radunati nel frattempo molti passanti, sono arrivati i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri. I medici hanno provato a rianimare Di Carlo, ma sono stati costretti a constatarne il decesso. Nel frattempo, i soccorritori hanno controllato il bus e il fondale del fiume per assicurarsi che nessun altro fosse coinvolto nell’incidente. Per capire se l’autista sia stato colto da un malore, bisognerà aspettare l’autopsia. Intanto, nella notte, il veicolo è stato recuperato e messo sotto sequestro. Sarà ispezionato, in particolare per verificare se ci sia stato un guasto al sistema frenante.