Viveva da anni con il cuore di un’altra persona, che le era stato impiantato quando aveva appena 12 mesi. Ma non è bastato. Noemi, una bambina di 11 anni di Sorbara di Bomporto, un paesino di nemmeno quatttromila abitanti nel Modenese dove tutti si conoscono, è morta per un improvviso arresto cardiaco. Gli abitanti sono sotto choc davanti alla tragedia accaduta nel tardo pomeriggio del 18 novembre.
La vicenda. Verso le 17.45 i genitori aspettavano la figlia per la merenda e, non vedendola arrivare, hanno bussato alla porta della sua cameretta. Ricevendo il silenzio come risposta, sono entrati e hanno trovato la piccola a terra priva di sensi. Hanno chiamato subito i soccorsi e alle 19 sono giunti presso l’abitazione di via della Quercia due ambulanze, un’automedica, l’elisoccorso e la polizia municipale. I sanitari hanno provato a rianimarla tramite un massaggio cardiaco, ma senza successo. Immediata la diagnosi: arresto cardiocircolatorio. Trasportata al Policlinico di Modena, la bambina è deceduta intorno alle 21.
La piccola. Noemi frequentava le scuole medie e da tempo aveva problemi cardiaci. A 6 mesi le è stato impiantato un cuore artificiale e a 12 mesi ha subito un trapianto. Ora il suo corpo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria e molto probabilmente verrà disposta l’autopsia per capire cosa sia successo esattamente. Molto sentito il ricordo della vicesindaca Tania Meschieri: “Questi sono momenti molto tristi per la comunità sorbarese. La tragedia che ci ha colpito ieri è delle peggiori. Il dolore straziante di una famiglia, il dolore di tutte le persone che conoscevano Noemi, la difficoltà degli adulti nel dover spiegare ai suoi compagni di scuola che purtroppo si può morire a quell’età. Noemi era una bimba speciale e tutti i suoi compagni, da quando arrivò nella scuola di Sorbara, l’hanno accolta con tutte le attenzioni che meritava e coperta di amorevole cura come si può fare con un amico che ha necessità di attenzioni. Lei percepiva questo amore e non mancava di ricambiarlo. Il lavoro sull’inclusione da parte delle insegnanti le ha permesso di vivere a pieno i suoi compagni e viceversa. In questi momenti una comunità si stringe intorno ai famigliari ed al loro dolore”.
Morti precoci. L’arresto cardiocircolatorio è la prima causa di decesso prematuro nei Paesi occidentali, in quelli del Sudamerica più avanzati e in alcune nazioni asiatiche. In Italia, la morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno più di 1000 persone di età inferiore ai 35 anni. Dopo circa un’ora dalla comparsa dei primi sintomi (cardiopalmo, tachicardia, dispnea e astenia) si manifesta generalmente l’arresto cardiorespiratorio. In Africa le principali cause di morte sono molteplici: Hiv, malaria e diarrea. In Arabia Saudita il fattore preminente è rappresentato dagli incidenti stradali: ogni giorno, in media, per le strade muoiono 19 persone. In Cina, Indonesia e Giappone a dominare è l’ictus a causa dell’inquinamento atmosferico, del fumo, dell’obesità e dello stress.