Pronti a decollare (o quasi). La Federal Aviation Administration (FAA), agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa della sicurezza e dei controlli dell’aviazione, ha approvato le linee guida per le ispezioni sui modelli 737 Max 9 di Boeing. Lo scorso 5 gennaio era esploso in volo un pezzo della fusoliera (la parte dell’aereo che contiene i passeggeri) di un 737 Max 9 dell’Alaska Airlines, costringendo il pilota a un atterraggio di emergenza. Da quel momento è stato vietato a tutte le compagnie americane di far decollare quello specifico modello (sono 171 in tutto i veivoli di quel tipo). L’approvazione delle linee guida da parte della FAA dovrebbe permettere ai Boeing di riprendere a volare. La United Airlines ha dichiarato che gli appparecchi dovrebbero tornare in servizio a partire da domenica prossima, mentre Alaska Airlines, direttamente coinvolta nell’incidente, dovrebbe riprendere entro venerdì 26 gennaio.
Le linee guida- Le regole fissate dalla FAA prevedono che le compagnie svolgano controlli approfonditi di bulloni e raccordi specifici, ispezioni visive dettagliate di tappi e componenti e di qualsiasi danno o condizione anomala. Dovranno inoltre garantire che le parti siano conformi al progetto originale e sicure per il funzionamento. La FAA ha poi dichiarato: «nessun velivolo potrà operare fino a quando il processo non sarà completato e la conformità al progetto originale non sarà confermata».
L’incidente- Il 5 gennaio un Boeing 737 Max 9 della compagnia Alaska Airlines era partito dall’aereoporto di Portland (Oregon) verso la California, ma, poco dopo il decollo, era stato costretto a un atterraggio d’emergenza. A rendere necessaria la manovra erano stati il distacco di un finestrino, di una parte del portellone e di una parte della fusoliera. Nessuno tra i 174 passeggeri e sei membri dell’equipaggio era rimasto ferito.