Dopo gli scioperi di luglio e settembre Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna ne hanno proclamato un altro a carico del trasporto locale per venerdì 8 novembre. Sono salvaguardati solo i trasporti essenziali come le linee scolastiche e i collegamenti con porti e aeroporti. Le aziende di trasporti possono, al solito, decidere che fasce orarie lasciare utilizzabili per i passeggeri. E qui casca lo “sciopero totale” o il “venerdì nero dei trasporti”, come hanno titolato alcuni giornali. A Milano le linee metropolitane funzioneranno fino alle 8:45 e dalle 15 alle 18. Per Roma l’Atac garantisce alcune corse fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20, mentre sono garentite le metro A e B. I lavoratori di Trenitalia scenderanno inmvece in sciopero il 10 novembre con inzio alle 18 del giorno precedente L’azienda assicura che non cancellerà treni suburbani, regionali e InterCity, ma non garantisce le Frecce.
Le caratteristiche – Lo sciopero quindi dura 24 ore, non garantisce le fasce protette e colpisce le Frecce invece che i regionali. La legge di divieto contro azioni unilaterali del 2018 dice che un’azione del genere si può fare solo in certi casi. Il rinnovo del contratto è tra queste. Il Ccnl (il contratto di lavoro collettivo dei ferrovieri) è scaduto a fine 2023 e non è più stato firmato perché i sindacati non erano soddisfatti delle condizioni. Il costo della vita si è alzato ma i salari dei dipendenti pubblici no. Le trattative per il nuovo contratto sono ferme da fine aprile. Anche se i lavoratori delle aziende di trasporto non aderiscono in pieno allo sciopero, potrebbero lasciare immobile l’Italia per 24 ore, salvo per i servizi essenziali. Con il Ccnl di mezzo si potrebbe fare. È il terzo sciopero da quando il contratto nazionale è scaduto e per due volte (tre con venerdì) resteranno garantite le fasce orarie che permettono di andare e tornare dal posto di lavoro.
Sicurezza – L’altro motivo che ha spinto i ferrovieri a scioperare è la sicurezza sui treni. Il 5 novembre c’è stato l’ultimo sciopero dei ferrovieri, indetto dopo l’accoltellamento di un capotreno a Genova. I sindacati continuano a protestare per il numero delle aggressioni e delle minacce ai dipendenti ferroviari ma Trenitalia ha pubblicato i dati degli episodi contro il suo personale, in calo del 19% dall’anno scorso. Dopo l’aggressione il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha ripreso il numero utilizzandolo contro le rivendicazioni. Per lo sciopero dell’8 il ministro si augura non ci sia bisogno di intervenire con la precettazione per garantire il diritto al lavoro dei pendolari. .