Rassegnazione tra i passeggeri della Stazione Centrale di Milano dopo il deragliamento di un treno merci alla stazione di Firenze Castello il 20 aprile mattina. Ci sono danni all’infrastruttura ma nessun ferito. Ritardi e cancellazioni in tutta Italia per l’interruzione della tratta Bologna – Firenze. Intorno alle 12 è ripartita l’alta velocità ma resta interrotta la circolazione dei treni regionali.

Le testimonianze dei viaggiatori – «Questo è un incidente, non possiamo prendercela con Trenitalia», dice tra la folla l’ex senatore Gianluigi Paragone. Anche lui è tra i passeggeri che partiranno in ritardo da Milano Centrale. «Il mio treno non è in ritardo, è proprio cancellato! Sono venuto qui per la partita di ieri dell’Inter», dice un uomo di mezza età guardando con fastidio lo schermo delle partenze. Si formano lunghe code davanti ai punti informazioni di Italo e Trenitalia. Molti chiamano amici e parenti: li avvisano che forse non faranno rientro oggi a casa.

«Io dovevo andare per lavoro a Roma in giornata, non sapevo dell’incidente», dice una ragazza, mentre un uomo chiede se i ritardi siano dovuti a uno sciopero. «Faccio un weekend a Napoli. Che mi potrà mai succedere? Ecco fatto» dice un uomo in tuta a degli amici mentre una ragazza racconta ai suoi genitori: «Italo lo dice quando un treno è cancellato. Trenitalia ti lascia nel dubbio».

Lunghe file per parlare con il personale di Italo

Gli avvisi – «È successo un macello», confessa un operatore di Italo. Sugli schermi i passeggeri leggono «svio di un treno merci» mentre l’interfono della stazione continua ad avvisare: «Annuncio ritardo: il treno Alta velocità Frecciarossa 9619 per Napoli Centrale delle ore 09:58 partirà con 120 minuti di ritardo». Chi doveva arrivare a Milano da Roma o Firenze per il Salone del Mobile, dovrà aspettare. Nel frattempo, compare sui monitor un treno «straordinario», cioè all’inizio non previsto. «Oggi è un conto, ma ultimamente questi Frecciarossa ci fanno fare sempre ritardi», dice una signora, mentre va a chiedere un altro aggiornamento agli operatori. «Se dovete andare a Torino o Bologna, prendete i regionali», conclude il personale.