
Forze dell’ordine nel luogo in cui è stata ritrovata il corpo di Yana Malayko Ansa/Filippo Venezia
Dentro un sacco azzurro, sotto una catasta di legna, vicino a un centrale elettrica. Dopo tredici giorni, il corpo senza vita di Yana Malayko, 23enne ucraina scomparsa il 20 gennaio, è stato ritrovato nelle campagne di Lonato del Garda, un comune tra le province di Mantova e Brescia, a 10 chilometri da dove viveva la vittima. L’ex-fidanzato Dumitru Stratan, accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, è in carcere dal 21 gennaio ma non ha dato alcuna indicazione per aiutare le forze dell’ordine nella ricerca della ragazza.
Il caso – Yana Malayko è scomparsa la notte del 20 gennaio. Di nazionalità ucraina, definiva l’Italia la sua seconda casa e viveva a Castiglione delle Stiviere (Mantova) in cui lavorava come barista. Aveva da poco lasciato il fidanzato Dumitru Stratan, 34 anni, moldavo, a causa, stando alle dichiarazioni, dei frequenti litigi e dell’incapacità dell’uomo di trovare un lavoro. Lui, a quanto risulta, non aveva accettato la rottura. La sera del 20 gennaio, verso le 2 di notte, aveva chiamato Yana dicendole che le avrebbe portato a casa il cane (che i due avevano comprato insieme prima di separarsi) perché non stava bene. La ragazza è rincasata e ha trovato Dumitru ad aspettarla. Le dinamiche dell’accaduto sono ancora da chiarire: l’ipotesi dell’accusa è che sia scoppiata una lite e che Dumitru abbia accoltellato a morte la giovane. Sempre secondo gli inquirenti, dopo aver messo il corpo dentro un sacco, averlo caricato in macchina e lasciato nel luogo del ritrovamento, l’uomo sarebbe tornato a casa da dove ha mandato un messaggio alla sorella con queste parole: “l’ho ammazzata come lei ha ammazzato me“.
Il ritrovamento– I carabinieri, insieme a un gruppo di volontari, sono riusciti a trovare il cadavere di Yana nel pomeriggio del 1 febbraio in una zona di campagna, poco lontana da dove avevano già cercato fin dal 20 gennaio. Fondamentali sono stati i video delle telecamere del paese che hanno ripreso gli spostamenti di Stratan nella notte dell’omicidio. Nessuna ammissione da perte dell’accusato, che ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. È stato vano l’appello del padre della vittima che sui social aveva detto: «Vorrei fare una richiesta al suo fidanzato: ti prego, dimmi dov’è il corpo». Anche la madre di Yana aveva pubblicato un video in cui supplicava Dumitru di dire dove aveva lasciato il corpo della figlia.
Le parole del padre – Dopo il ritrovamento del cadavere, Alexander Malayko chiede giustizia: «Ho avuto la speranza fino all’ultimo. Dumitru deve pagare il prezzo più alto, io e mia figlia morta chiediamo giustizia». Sul silenzio dell’assassino, dichiara: «Lui non ha mai detto niente, non avrebbe avuto motivi». Non sono mancate parole di ringraziamento nei confronti dei carabinieri e dei volontari che hanno aiutato nella ricerca del corpo: «Ringrazio le forze dell’ordine, gli amici e i cittadini di Castiglione di Stiviere che mi sono stati vicini». Sul cadavere dell giovane donna eseguita l’autopsia dal medico legale che chiarirà le cause della morte.