«Siamo sotto un intenso bombardamento. Mamma, papà, vi amo». Mentre la guerra imperversa sull’Ucraina e i russi dilagano oltre il confine, un soldato ucraino al fronte manda un video messaggio ai genitori che ha il sapore di un ultimo saluto, nonostante alla fine affermi che «andrà tutto bene». A far presagire il peggio sono le decine di testimonianze che arrivano dalle città e dai confini ucraini, da questa notte un vero e proprio teatro di guerra, con le notizie, ancora frammentarie ma terribili, di decine di vittime anche tra i civili.

«Hanno iniziato a suonare le sirene» racconta Loris, pensionato emiliano che da tre anni vive a Konotop nel nordest dell’Ucraina, a 50 chilometri dal confine russo. «C’è una grande mobilitazione. Qui finora non hanno bombardato, ma ci sono tantissimi carri armati con i cannoni per le strade». Le testimonianze sono simili in tutte le città: lunghe file ai bancomat, alle farmacie e alle pompe di benzina, e interminabili code di automobili in prossimità dei confini con Polonia, Moldavia e Transnistria.

È una «situazione terribile» quella che descrive Roberto Marcuccio, originario di Ravenna e in Ucraina da quattro anni, dove vive con la moglie e il figlio. «Hanno bombardato anche qui a Mykolaiv», città nel sud dell’ Ucraina sul Mar Nero, «hanno colpito l’aeroporto», riferisce all’ Adnkronos. «La gente è in giro per strada con le valigie, sta cercando di scappare, invece noi italiani non sappiamo dove andare, siamo bloccati». Nella capitale squillano le sirene e le autorità avvertono i cittadini di non uscire e ripararsi nei rifugi sotterranei, ma secondo la testimonianza di Anastasiya Menzhega, 25 anni, architetto e designer, Kiev è al momento «il posto meno pericoloso». «Stamattina – ha raccontato – mi ha chiamato mia madre dicendo che c’erano stati quattro o cinque bombardamenti vicino a casa sua. Vedo gente con le valigie che cerca i bunker». Intanto sui social impazzano i video dei jet e degli elicotteri russi che solcano i cieli ucraini, ma la controffensiva non si è fatta attendere: secondo Illia Ponomarenko, reporter del Kyev Indipendent, sono sette gli aerei russi abbattuti dalle difese ucraine. «La 93esima brigata dell’esercito ucraino ha preso prigionieri alcuni soldati russi», dichiara Ponomarenko in un altro tweet.

I sentimenti che prevalgono sono però lo sconforto e la paura per una tragedia appena iniziata. Lo racconta bene Daria Kaleniuk, direttrice di AntAC, il centro anti corruzione ucraino: «La mia prima telefonata questa mattina – “Buon giorno mamma, la guerra è iniziata. Sai cosa fare”».