Oltre il 19% dei bambini nel mondo sopravvive con meno di tre dollari al giorno e sono 417 milioni quelli che vivono senza almeno due beni di prima necessità come nutrizione e servizi igienici. È quanto si legge nel report pubblicato da Unicef per la Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’adolescenza.

La ricerca – La situazione fotografata dallo studio «La condizione dell’infanzia nel mondo 2025: porre fine alla povertà dei bambini – Il nostro imperativo comune», risale al 2023, ultimo anno di rilevazioni, e fa riferimento alla situazione in 130 Paesi. I dati sono stati utilizzati per valutare l’entità della povertà misurando il livello di privazioni rispetto a sei categorie: acqua, condizione abitativa, istruzione, nutrizione, salute, servizi igienici. Quanto emerso dal report è che oltre 118 milioni di bambini subiscono privazioni in tre o più di questi gruppi.

Nel mondo – A primeggiare, in negativo, nella statistica sono l’Africa subsahariana e l’Asia meridionale. Per quanto riguarda, invece, i paesi a basso e medio reddito si nota un miglioramento. Rispetto alle precedenti rilevazioni del 2013, si è registrato un calo nella percentuale di minori che subiscono privazioni, che è scesa dal 51% al 41%. Questo grazie all’impegno nelle politiche nazionali e nella pianificazione economica rispetto ai loro diritti. In merito alla povertà monetaria, oltre il 19% dei bambini nel mondo sopravvive con meno di tre dollari al giorno. Spostandosi invece sui paesi ad alto reddito, si nota una battuta d’arresto per quanto riguarda i miglioramenti. I casi più evidenti sono quelli di Francia, Svizzera e Regno Unito, dove è aumentata di oltre il 20%.

L’Italia – Nel nel nostro Paese il tasso di povertà monetaria relativa ai minori è passato dal 25% del 2018 al 23,2% del 2023. Sono migliorati gli standard di vita, così come il tasso della povertà di reddito. «Nel 2024 i bambini del nostro paese che vivevano in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale erano il 5,7%. Una percentuale in forte calo rispetto al 2015, Resta il fatto che nel 2022 il 32,9% dei quindicenni in Italia non disponeva di una stanza per sé», ha dichiarato Nicola Graziano, presidente dell’Unicef Italia, all’Ansa.