La Cappella Sistina pronta per accogliere i cardinali elettori

I 115 cardinali che dovranno eleggere il nuovo Pontefice avranno un orario serrato che difficilmente lascerà spazio per le comunicazioni con il mondo esterno, a prescindere dalle misure “anti-Vatileaks” eccezionali messi a punto in questi giorni. Circa a mezzogiorno del 12 marzo si è conclusa la Messa “pro eligendo pontifice”, dopodiché i cardinali elettori sono stati trasferiti nell’abitazione Domus Sanctae Marthae. È lì che alloggeranno per tutta la durata del Conclave. Ma nessuno avrà una stanza propria. Ogni giorno verranno sorteggiate tra i porporati.  I cardinali si potranno concedere un breve riposo del dopopranzo, ma poi, alle 15.45, saranno trasferiti dalla residenza di Santa Marta al Palazzo Apostolico.

Alle 16.30 i porporati sfileranno in processione solenne dalla Cappella Paolina, facendo ingresso nella Cappella Sistina. Alle 16.45 dopo la formula di rito “extra omnes”, ossia “fuori tutti”, si chiuderanno le porte della Sistina e prenderà il via il Conclave. La votazione sarà preceduta dal giuramento e dalla meditazione del cardinale maltese Prosper Grech. La sera del 12 marzo si farà solo uno scrutinio, e con ogni probabilità la fumata che si alzerà sulla Sistina sarà nera.

La votazione sarà seguita dagli Vespri nella Cappella Sistina intorno alle 19.15, dopodiché alle 19.30 è previsto il ritorno dei porporati nella residenza di Santa Marta. La cena, come al solito sarà servita alla 20. Sul menù è trapelata solo un’indiscrezione dell’arcivescovo di New York Timothy Dolan. Il porporato ha fatto notare scherzosamente che “al Conclave si mangia male”.

Nei giorni successivi il programma dei cardinali non sarà meno intenso: la colazione tra le 6.30 e le 7.30 e, poi, il trasferimento al Palazzo apostolico per le 7.45. Dalle 8.15 alle 9.15 nella Cappella Paolina verrà celebrata la Santa Messa. Alle 9.30 i cardinali entreranno di nuovo nella Sistina per proseguire le votazioni: due scrutini in mattinata (fino alle 12.30) e altri due in pomeriggio, finché le persone radunate in piazza San Pietro non vedranno alzarsi la fumata bianca sulla Cappella Sistina.

Anna Lesnevskaya