Il primo giorno di lavoro (forse in nero) che si trasforma in tragedia. È successo a Venezia, dove Anna Chiti, 17enne al quarto anno dell’istituto Nautico, è morta mentre ormeggiava il catamarano su cui era a bordo. Durante una manovra in Darsena è caduta in acqua ed è stata risucchiata dalle eliche del motore ancora acceso. Gli inquirenti stanno indagando sull’incidente: era stata assunta con mansioni da hostess e non sarebbe dovuto toccare a lei eseguire questo tipo di operazioni. In più, sembra che non sia stata presa alcuna misura di sicurezza.
Indagini – Secondo la ricostruzione degli investigatori, Anna era da sola ad aiutare lo skipper (comandante dell’imbarcazione) su una barca di oltre dieci metri. E non è ancora saltato fuori un contratto firmato da lei. Ciò significa che probabilmente la ragazza stesse facendo un giorno di prova in nero: un lavoro a giornata con la promessa di essere richiamati se il datore di lavoro è soddisfatto. Non è un caso isolato: pare sia una pratica diffusa che coinvolge tutti i ragazzi con la passione del mondo nautico quella di essere ingaggiati per occupazioni saltuarie senza contratto.
La vittima – Anna Chiti studiava per diventare marinaio al Vendramin Corner, l’istituto nautico di Venezia. Sognava di girare il mondo sulle grandi navi ed era stata assunta per accogliere gli ospiti sul catamarano Calita, quello che l’ha uccisa con le sue eliche. Un lavoretto estivo con lo scopo di mettere da parte dei soldi per festeggiare al meglio il suo diciottesimo compleanno. E invece a nulla sono serviti i tentativi di salvataggio, a partire dal tuffo dello skipper fino agli sforzi dei sommozzatori dei vigili del fuoco.
La famiglia – «Per una barca di quelle dimensioni che porta in giro i turisti ci voleva più personale – ha detto Umberto Chiti, padre di Anna -. Invece lei era da sola col marinaio, e da quanto sapevo, era stata presa perché parlava molto bene l’inglese. Hanno mandato una ragazza di 17 anni senza salvagente su un catamarano di 10-12 metri a eseguire una manovra che di solito fa uno con decenni di esperienza.»