Sperona l’auto della ex fidanzata e poi le dà fuoco. È successo nella mattinata di lunedì 4 gennaio intorno alle 8:30 nel parcheggio del centro commerciale di Vercelli, lungo la tangenziale ovest della città. La donna, secondo quanto riportato da La Stampa, si chiama Simona Rocca, quarantenne, ed è ricoverata in gravissime condizioni a Torino. L’uomo si è costituito in questura.
L’aggressione – Alle 8.45 Simona Rocca era nel parcheggio del centro commerciale, pronta a prendere servizio nel negozio dove era impiegata. L’ex fidanzato l’ha raggiunta. I due sono stati visti litigare. Lui le avrebbe alzato le mani. La vittima ha provato a fuggire, ma l’aggressore l’ha speronata con l’auto, e poi le avrebbe dato fuoco cospargendo la macchina con liquido infiammabile.
La vittima – Simona Rocca, quarantenne dipendente dell’Oviesse di Vercelli è stata portata all’ospedale Sant’Andrea e trasferita subito al Centro traumatologico ortopedico di Torino. La donna aveva avuto una relazione con il suo carnefice, che da circa due anni non accettava la fine della storia. I litigi tra i due andavano avanti da tempo. Ora la donna è ricoverata in condizioni critiche per ustioni, in particolare al collo, al volto e alle gambe: il 10% è di terzo grado, il più grave.
Le reazioni – Il nuovo caso di violenza sulle donne ha provocato la rabbia della Asl del comune piemontese, che sulla sua pagina Facebook scrive: “Un’altra donna, ferita nel corpo e nello spirito, stabilizzata prima di essere trasferita d’urgenza in elicottero. Le parole delle donne… quelle che non possono e non devono rimanere inascoltate”, con l’hashtag #NoAllaViolenzaSulleDonne. Mentre si attendono comunicazioni ufficiali, l’indignazione comincia a montare nel mondo dei social. Uno dei primi post viene da una persona che l’ha conosciuta al lavoro, che scrive: “Giusto un paio di settimane fa avevo parlato con lei di smalti e trucchi all’interno dell’OVS, dove lavora. Lui era stato già denunciato. Non serve a nulla. Noi donne non siamo assolutamente tutelate da questi mostri”.