Una donna di 41 anni ha buttato a terra la figlia nata tre giorni prima e poi ha tentato il suicidio ferendosi alla gola con un coltello da cucina. È successo a Lisiera di Bolzano Vicentino, in provincia di Vicenza, la sera del 20 gennaio. La piccola è stata trasportata all’ospedale San Bortolo di Vicenza dove è morta il 21 gennaio all’alba.

La vicenda – Secondo le prime ricostruzioni, il gesto della neo-mamma sarebbe avvenuto all’improvviso dopo aver allattato la piccola. Il marito della donna e padre della bimba è intervenuto chiedendo aiuto ad alcuni vicini di casa, bloccando la moglie mentre tentava il suicidio in bagno e chiamando il 118. Gli operatori sanitari del Ssuem, Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica, sono arrivati nell’appartamento, hanno provato a rianimare la piccola e poi l’hanno trasportata all’ospedale insieme alla madre. La neonata è stata ricoverata nel reparto di Terapia intensiva pediatrica ma ogni tentativo è stato vano, mentre la madre è stata arrestata e ricoverata nel reparto di Psichiatria. La donna è stata anche curata per la ferita al collo che si è rivelata essere superficiale. Alla base della tragedia, probabilmente, la sindrome post partum della madre.

Il precedente – Il caso di Vicenza non è isolato. Il 20 dicembre 2018, a Roma, Giuseppina Orlando, 38enne madre di due gemelle di sei mesi, si è suicidata gettandosi nel Tevere insieme alle figlie. La donna avrebbe dovuto partorire tre bambine, ma una delle tre è morta al momento del parto. si pensa che questo episodio, oltre al fatto che le due piccole erano disabili, una cieca, l’altra con problemi motori, possa essere alla base della depressione post-partum della donna.

Crisi post partum – Come afferma il ministero della Salute, la depressione post partum è un disturbo dell’umore che colpisce il 7-12% delle donne nel periodo tra la sesta e la dodicesima settimana dopo aver partorito. I sintomi sono tristezza senza motivo, irritabilità, facilità al pianto e sentimenti di vergogna misto a senso di colpa perché spesso si dà per scontato che una neo mamma debba essere sempre felice. Bisogna tenere distinta la depressione dalla psicosi post partum, fenomeno più raro e grave. Chi ne soffre accusa grande confusione e agitazione, grave alterazione dell’umore e del comportamento, allucinazioni e deliri. Invece la sindrome del terzo giorno, nota anche come baby blues, associa inquietudine nei riguardi del neonato, malinconia irritabilità e umore depressivo di lieve intensità. Insorge nel 70% delle neo-mamme, tende a svanire dopo pochi giorni, generalmente entro i primi 15 giorni dal parto.