Giovanni Santarelli, fondatore della pagina Instagram Milano Bella Da Dio, annuncia un cambio di rotta: i volti delle borseggiatrici filmate sul metrò di Milano saranno oscurati. Un espediente tra l’altro già applicato ai responsabili maschi di altri reati. Dopo che la consigliera del Pd Monica Romano ha accusato i gestori della pagina di «spacciare la loro violenza per senso civico», Santarelli ha dunque optato per un cambio di policy. Oggetto della polemica: i video pubblicati dall’account social in cui si vedono alcune donne perfettamente riconoscibili che derubano altri passeggeri.
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La vicenda – Un video che riprende il volto delle taccheggiatrici è al centro della discussione che da due giorni occupa i profili social di Monica Romano e della pagina Milano Bella Da Dio. La consigliera dem, in risposta alle immagini, ha scritto un post – poi rimosso – in cui ha accusato di violenza tanto chi realizza i video, quanto chi usa i canali social per renderli virali: «Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. Punto». Aggiungendo: «Di violenza e di squadrismo ne abbiamo già avuti abbastanza davanti a un liceo di Firenze e nelle acque di Cutro», prima di chiedere ai milanesi di ribellarsi a «questa pessima pratica».
La risposta – In risposta alla consigliera, Santarelli ha chiesto che proponga un’alternativa per denunciare il fenomeno: «Romano ha detto “andate dalle forze dell’ordine”, però sappiamo tutti che loro non possono fare nulla. È un gatto che si morde la coda». Il motivo per cui le autorità preposte non potrebbero intervenire, secondo l’amministratore della pagina Instagram, va ricercato nella riforma della giustizia: «Il problema è che non serve a nulla distribure i video alle forze dell’ordine anziché postarli sui social, perché loro non possono agire a causa della legge Cartabia. La legge dice che le borseggiatrici non si possono arrestare se la persona non sporge denuncia e poi non querela. Inoltre, accade che se la borseggiatrice è incinta o madre di figli sotto al secondo anno d’età, non può essere arrestata».
Sulla pagina Instagram di Santarelli ci sono video di denuncia di altri tipi di crimini, come quelli di alcuni uomini che usano il trucco del foglio appoggiato sul tavolo per nascondere il furto di oggetti, approfittando della distrazione dei proprietari. Il volto di questi uomini è stato censurato, a differenza di quello delle borseggiatrici. Questo è il risultato di un cambio di rotta da parte dei gestori della pagina: «Io ho deciso che Milano Bella Da Dio avrà una nuova policy: inizierò a censurare anche i volti delle borseggiatrici. Probabilmente è sbagliato mostrare i volti, però a un certo punto si supera il limite della sopportazione. Io ho iniziato a censurare, però c’è ancora qualche video dove magari scappa troppo la faccia e posso capire che questo sia sbagliato», ha aggiunto Santarelli.
Il confronto – Monica Romano ha citato Santarelli in un post su Facebook accusandolo di non voler dichiarare la sua identità, in riferimento a un articolo del Corriere della Sera, in cui si dice che “Giovanni” non avrebbe voluto svelare il proprio cognome. «È falso», ha affermato il fondatore della pagina. «C’è l’intervista a Repubblica, c’è la mia partita IVA sul mio sito web. Basta scrivere “fondatore Milano Bella Da Dio” su Google esce fuori Giovanni Santarelli, 26 anni». Il confronto con la consigliera, secondo quanto dichiarato dal gestore dell’account, avviene pubblicamente e non in privato perché Romano «limita i commenti, non permette di replicare a quello che scrive e mi blocca sui social senza motivo. Quello che ho fatto io è stato sollecitare la mia interlocturice tramite Instagram a proporre un’alternativa valida». Santarelli ha poi affermato che vorrebbe incontrare Romano di persona per discutere della vicenda e mostrarle che il lavoro sulla sua pagina è fatto solo per aiutare i cittadini e turisti: «Ci terrei a incontrarla per parlare di questa situazione e capire il suo punto di vista. Vorrei capire le sue ragioni, cosa pensa della situazione e spiegare anche cosa fa Milano Bella Da Dio, perché lo scopo non è che le borseggiatrici vengano linciate, ma solo che il problema venga risolto e che i cittadini non debbano più fare quello che fanno, cioè segnalarle». Poi ha aggiunto, in risposta ai commenti denigratori sotto il post che hanno portato Romano a rimuoverlo e a pensare di agire per vie legali: «Mi dissocio da coloro che hanno utilizzato violenza nei suoi confronti nei commenti, linciandola e insultandola».