La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita al Vinitaly, l’evento dedicato all’enologia, parla del vino come di una «filosofia». Un settore, quello vinicolo, «essenziale e identitario», che trasuda «storia e letteratura» e per cui «non può mancare la presenza di Palazzo Chigi», ha dichiarato la premier. Meloni è solo l’ultima degli esponenti del governo ad aver parlato alla Fiera Internazionale del Vino. Un appuntamento economico in cui c’è spazio anche per la politica.

Meloni Vinitaly

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio (La Repubblica)

Sostenere il settore – Il comparto del vino italiano, nel 2022, ha raggiunto un fatturato di quasi 14 miliardi di euro. Le esportazioni sono cresciute del 10% per un valore di 7.9 miliardi. Per questo Meloni ha rimarcato il «dovere di sostenere questo settore che funziona anche grazie alla capacità di mettere insieme tradizione e modernità». La premier ha quindi rivelato che sarebbero in corso di studio «provvedimenti immaginati non solo per le imprese, ma anche per i giovani per un ricambio generazionale».

Vino e giovani – Nel suo intervento a Vinitaly, la presidente del Consiglio ha voluto ribadire l’importanza dei licei agrari. Durante “Vino e giovani”, premiazione del VII concorso enologico Istituti agrari d’Italia 2023, Meloni ha parlato così ai ragazzi presenti: «In questi istituti, per esempio nell’agrario, c’è una capacità di sbocco professionale molto più alta di quella che danno altri percorsi di formazione. Per come la vedo io, questo è il liceo: qualcosa di profondamente legato alla nostra cultura».

L’attacco di Lollobrigida – La premier non è la prima esponente del mondo politico ad aver visitato i padiglioni veronesi di Vinitaly. In precedenza, hanno fatto discutere le parole del ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, che ha lanciato una frecciata al Reddito di cittadinanza: «Nelle campagne c’è bisogno di manodopera e i giovani italiani devono sapere che non è svilente andare a lavorare in agricoltura. Non è un modello di civiltà non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito». Oltre a Lollobrigida, anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato di passaggio alla Fiera.

Vinitaly 2013

Esposizione di vino a Vinitaly

Vinitaly – Dal 2 al 5 aprile, oltre 4mila aziende provenienti da tutta Italia e dal mondo animano gli spazi di Veronafiere, un intero quartiere a sud della città. La 55esima edizione ha superato i mille top buyer che arrivano da 68 Paesi selezionati. Più di 80 degustazioni previste, diversi concorsi (come l’International packaging competition che premia il miglior packaging per trend, design e innovazione di vini e affini), e il fuori salone Vinitaly and the city dedicato ai semplici appassionati sono solo alcune delle attrazioni della fiera. Vinitaly si conferma la pietra miliare dell’enologia.