Mercoledì è stato approvato all’unanimità in Senato il ddl n. 1294, finalizzato a rafforzare il Codice Rosso. Il testo del progetto di legge è stato approvato il 26 ottobre dalla Camera con 200 voti a favore, nessun contrario e 61 astenuti.

Cos’è il Codice Rosso – La legge n. 69 del 2019 contiene disposizioni volte a contrastare la  violenza domestica e di genere. La vittima ha a disposizione 12 mesi per denunciare (non più 6, come previsto in passato). La polizia giudiziaria – non appena acquisita la notizia di reato – riferisce immediatamente al pm, anche oralmente. Entro tre giorni il magistrato inquirente – laddove si procede per delitti di violenza domestica o di genere – deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.
La legge, inoltre, ha introdotto 4 nuove fattispecie, non previste prima del 2019 dal codice penale:

1) Art. 612-ter Cp: il delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate (il cosiddetto ‘revenge porn’)

2) Art. 583-quinquies c.p.: il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso ( il cosiddetto ‘sfregio del volto’)

3) Art. 558-bis c.p.: il reato di costrizione o induzione al matrimonio

4) Art. 387-bis c.p.: la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa

Cosa cambia –  Il provvedimento prevede un rafforzamento delle misure cautelari e preventive. L’ammonimento, disposto dal questore nei confronti di chi ha commesso molestie o violenza, sarà esteso ad altri reati come violazione di domicilio (art.614 c.p.)  e atti persecutori (612 bis c.p.).

Sarà introdotto anche l’arresto in flagranza differita, per alcune fattispecie come stalking e violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Nel caso in cui da filmati o da altri mezzi informatici dovesse emergere in modo inequivocabile che un soggetto abbia commesso l’illecito, si potrà procedere all’arresto, entro 48 ore.

Novità anche per l’uso dei braccialetti elettronici. Il loro utilizzo sarà, infatti, condizionato dall’accertamento da parte della polizia giudiziaria della “fattibilità tecnica”. In altri termini, le autorità competenti dovranno verificare in modo preventivo l’attivabilità e l’effettiva funzionalità dei mezzi elettronici prima che venga disposta la misura. Inoltre, per chi manomette i braccialetti, è prevista la custodia cautelare in carcere.