Icona del cinema e sex symbol di un’Hollywood che (forse) non esiste più, Raquel Welch ha un posto d’onore nell’immaginario delle generazioni degli anni Sessanta e Settanta. Vincitrice di un Golden Globe nel 1974 (e una nomination nel 1987), una delle «100 star più sexy del ventesimo secolo» secondo la rivista Empire. Dopo 50 anni di carriera, oltre 30 film e 50 tra serie tv e apparizioni, l’attrice dopo una breve malattia è morta a Los Angeles il 15 febbraio, all’età di 82 anni.
La carriera – Nel 1964 l’esordio sul grande schermo, in ruoli di secondo piano ma accanto ad attori dal calibro di Elvis Presley ne Il cantante del luna park. La consacrazione nel 1966 con Viaggio allucinante ma, soprattutto, con Un milione di anni fa di Don Chaffey: Raquel Welch in bikini di pelliccia rimarrà un’immagine indelebile e provocatoria per l’epoca, contribuendo a far di lei un’icona di bravura e di bellezza. L’interpretazione di Costanza Bonacieux nel film I tre moschettieri (il “suo” D’Artagnan era Michael York) le valse nel 1974 il Golden Globe come miglior attrice. Il suo mito viene ulteriormente esaltato dalle sue apparizioni in Fathom: bella, intrepida e spia (1967) di Leslie Martinson e Il mio amico il diavolo (1967) di Stanley Donen. Tanti i generi attraversati e i ruoli interpretati: dalla fantascienza di Viaggio allucinante di Fleischer alla commedia di Stanley Donen Il mio amico il diavolo, fino al provocatorio e chiacchierato Il caso Myra Breckinridge di Sarne in cui Raque Welch indossa gli abiti di una donna transessuale, in uno dei primi cambi di sesso nella storia del cinema. Nella carriera dell’attrice anche un capitolo italiano con Spara forte, più forte… non capisco!, la commedia del 1966 di Eduardo De Filippo.
La vita privata – Raquel Welch nasce a Chicago il 5 settembre del 1940, col cognome Tejada, da padre boliviano e madre inglese. A 14 anni si trasferisce in California, dove inizia una gavetta di concorsi di bellezza, lavori di cameriera, presentazioni di previsioni meteo e modella di biancheria intima. Quattro matrimoni e altrettanti divorzi. Il primo, all’età di 18 anni, nel 1958 con James Welch, da cui ha preso il cognome artistico e avuto i due figli (Tahnee e Damon). Nel 1967 il secondo matrimonio con Patrick Curtis, il terzo nel 1980 con il produttore cinematografico André Weinfeld e infine il quarto nel 1999 con Richard Palmer, da cui divorzierà nel 2008. Nonostante le tante copertine conquistate (208 nel solo 1966) e i tanti riconoscimenti (terza tra le star sexy del ventesimo secolo secondo Playboy), Raquel Welch non si sentiva totalmente a suo agio nel ruolo che si era costruita: «Non sono stata cresciuta per essere un sex symbol, né è nella mia natura esserlo. Il fatto che lo sia diventata è forse il malinteso più bello, affascinante e fortunato della mia vita».