È morto il più grande divulgatore di Dante Alighieri. Vittorio Sermonti si è spento a 87 anni la sera del 23 novembre all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Lo ha comunicato giovedì mattina la seconda moglie Ludovica Ripa di Meana, poetessa sposata nel 1992. Pochi giorni prima di morire un tweet dove aveva detto di voler «prendersi un periodo di pausa per riposare».

Scrittore, giornalista, regista di radio e tv, professore, Sermonti era nato il 26 settembre del 1929 a Roma. Sesto di sette fratelli raccontò della sua famiglia fascista nell’autobiografia Se avessero, terzo al premio Strega 2016. Dal 1950 ha lavorato al Terzo programma radiofonico, oggi Radio Rai 3, collaborando con Vittorio Gassmann, Paolo Poli e Carmelo Bene curando la regia di più di 100 programmi.

Negli ultimi anni della sua vita Sermonti si è dedicato alla divulgazione dell’opera di Dante Alighieri tra saggi, conferenze e riletture critiche. In particolare quelle della Divina Commedia: L’Inferno (1988) Il Purgatorio (1990) e Il Paradiso (1993). Dal 1995 girò per vent’anni l’Italia, leggendo i versi della Commedia nelle piazze e nei teatri.


Sermonti spiega a Perugia, nel 2011, come leggere e interpretare la Divina Commedia (Crediti: Radiophonica)

Docente di tecnica del verso teatrale all’Accademia nazionale d’arte drammatica e per due anni anche professore di italiano e latino al liceo “Tasso” di Roma, come scrittore esordì nel 1954 con La bambina Europa, seguito da Giorni travestiti da giorni (1960) e Novella storica su come Pierrot Badini sparasse le sue ultime cartucce (1968).

Poi la saggistica: appassionato di opere liriche scrisse su Mozart, Verdi e Lorenzo Da Ponte e nel 1998 ha pubblicato un libretto per un’opera lirica su Leopardi, Giacomo mio, salviamoci!. Scrisse anche del mondo del calcio con Dov’è la vittoria (1983) sul successo della nazionale di calcio di Bearzot ai mondiali di Spagna del 1982. A distanza di sei anni un dittico sulle due passioni che hanno caratterizzato la sua vita: Il vizio di leggere (2009) e Il vizio di scrivere (2015).

Sermonti, oltre alla seconda moglie, lascia i tre figli avuti dal primo matrimonio con Samaritana Rattazzi, figlia di Susanna Agnelli: Maria, Anna e Pietro, attore famoso per il ruolo del vanesio Stanis La Rochelle in “Boris” e il dottore Guido Zanin in “Un medico in famiglia”.