Creatività e Cultura del Progetto: dalla “fabbrica delle idee” alla “grammatica della fantasia”. Temi che possono coinvolgere quasi tutti i settori, dalla politica all’economia, dalle arti figurative alla scienza, fino ad arrivare alla cucina e all’architettura. Una riflessione sull’innovazione che è presente in tutti gli incontri dell’edizione 2013 del Salone internazionale del Libro di Torino (al Lingotto dal 16 al 20 maggio).

Cinque giorni per parlare del presente e del futuro del nostro Paese. Dalla lectio magistralis di Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea, su Europa e euro, fino al presidente del Cnr Luciano Maiani che racconta della rivoluzionaria scoperta del bosone di Higgs, la “particella di Dio”, di cui è stato uno dei protagonisti.

Ma centrali in questa edizione restano i temi dell’economia e della ripresa italiana, affrontati da Giuliano Amato, Bill Emmott, l’ex direttore dell’Economist, e Romano Prodi. Importante, dal punto di vista politico, l’incontro di domenica tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il fondatore del Partito Democratico Walter Veltroni, che ha appena pubblicato un libro sul futuro del riformismo e della sinistra italiana.

La “fabbrica delle idee” significa anche ricerca scientifica: Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei e professore emerito di Neurobiologia alla Normale di Pisa, spiega come le neuroscienze riescano a «fotografare» i processi creativi della mente, mentre il genetista Edoardo Boncinelli e l’antropologo e curatore del Museo di Scienze Naturali di New York Ian Tattersall, raccontano come l’evoluzione non abbia smesso di modificare e reinventare la vita sul pianeta.

Creare nuovi mondi e pensare al futuro è caratteristica fondamentale dell’architettura, presente al Salone con l’architetto polacco-americano Daniel Libeskind, maestro del decostruttivismo che ha progettato opere come il Museo Ebraico di Berlino e la Freedom Tower a Ground Zero. Un’altra esemplare esperienza creativa è quella di Michelangelo Pistoletto, uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea che, in occasione della grande personale che il Louvre gli dedica dall’aprile 2013, si racconta per la prima volta ad Alain Elkann.

Paese Ospite d’onore è il Cile,a quarant’anni dal colpo di stato di Pinochet e dalla morte di Pablo Neruda. A Luis Sepulveda è affidato il racconto della tradizione culturale e letteraria cilena, il Paese di Isabel Allende e Antonio Skarmeta.

Enrico Tata