Alessandra Ferri torna a ballare per il pubblico milanese. L’ ex prima ballerina della Scala aveva dato l’addio al palcoscenico nel 2007, ma per l’opera del Coreografo Wayne McGregor, ispirata a Virginia Woolf, l’etoile è tornata sui suoi passi.
Il soggetto- McGregor, il regista e coreografo si è ispirato a Virginia Woolf, ai romanzi, le lettere ma anche i saggi e i diari per tessere la tela dell’opera pluripremiata “Woolf Works”. Durante la rassegna stampa McGregor ha dichiarato che «Virginia Woolf ha realmente reinventato il modo di leggere un romanzo». «Quando leggo Woolf » ha aggiunto McGregor «sono sempre toccato dalla brillantezza con cui è descritta la vita multidimensionale che noi tutti conduciamo». I lavori di Woolf, il nome dell’opera trae ispirazione proprio dalle storie di vita quotidiana presenti nei romanzi della scrittrice britanica: Mrs. Dalloway, Orlando eThe Waves.
Il balletto- Sul palco, lo spettacolo è una trasformazione continua, compresa la scenografia. In scena dal 7 al 20 aprile, i tre atti dell’opera sono diversi nelle coreografie, nelle musiche e nei costumi. Il primo chiamato: “I know, I then” è tratto dal romanzo Mrs. Dalloway, viene introdotto da una registrazione, l’unica testimonianza della voce di Woolf. Il flusso di coscienza dei due personaggi è rappresentato in un intreccio di corpi quasi costante. I ballerini si toccano, si baciano, vestiti dai colori tenui si mescolano nelle forme del palco. “Becomings“, il secondo atto in cui non compare Alessandra Ferri, è una rivisitazione dell’Orlando. Il “divenire”, nel tempo e attraverso le relazioni è reso magistralmente dalle musiche contemporanee e dalle luci psichedeliche. Ritmico e dinamico il balletto prende una forma totalmente diversa, e i ballerini, in sincronia sono questa volta vestiti con corpetti d’oro e tutù geometrici. “Tuesday” invece, il terzo e ultimo atto mette in scena “The Waves“, l’opera sperimentale in cui l’autrice narra la sua morte. Ferri, davanti a un’istallazione visiva che fa da sfondo al palco, balla la morte di Woolf tra le “onde” del fiume Ouse.
Il ritorno sul palco- Alessandra Ferri nasce a Milano dove comincia a ballare. Al teatro Alla Scala ci arriva la prima volta quando aveva 15 anni. Dopo aver vinto una borsa di studio del British Council, si trasferisce a Londra, al Royal Ballet School. Viene proprio dalle terre inglesi lo spettacolo che l’ha riportata sul palco anche nel 2015 e 2017, per ballare la stessa opera, “Woolf Works” , che le ha fatto vincere l‘Oliver Award per l’eccellenza nella danza. Ferri, dal 1992 prima ballerina del teatro milanese, è stata anche l’unica ballerina invitata a ballare nel celebre tempio francese della danza: l’Opéra. Fedelissima compagna di Roberto Bolle sul palco, nel balletto di McGregor si affida totalmente a Federico Bonelli.