«Quella sera abbiamo brindato, ma è un episodio che non cambia il nostro impegno quotidiano», è il messaggio in sintesi che vogliono lasciarci i librai di “Punta alla Luna” in corso Lodi, la cui vetrina è stata svuotata da una misteriosa cliente che ha acquistato più di un centinaio di libri esposti per donarli agli istituti scolastici del quartiere Corvetto, nella periferia sud-est di Milano. L’episodio è l’ultimo di una serie di acquisti in blocco dalle vetrine di librerie iniziata ad agosto a Hoepli, storico negozio nel centro del capoluogo lombardo, e proseguita poi con vari casi nei mesi successivi. Questa volta però l’iniziativa ha avuto un risvolto sociale più ampio, a sostegno sia di una piccola realtà editoriale che di istituti scolastici con mezzi ridotti.
“Punta alla Luna” è una libreria indipendente, dedicata in particolare all’editoria scolastica e al mondo della letteratura per bambini e adolescenti da 0 a 16 anni. È stata aperta da Francesca Beccalli e Mattia Simonetti, coppia di ex educatori e assistenti sociali che hanno lavorato a lungo alla Fondazione don Carlo Gnocchi nell’assistenza di ragazzi con handicap. L’attività è in questo senso una prosecuzione naturale della vita dei due, librai da ormai più di sette anni.
Lo spazio è piccolo, ma gli scaffali sono colorati e forniti di libri per giovani – molti con metodologie innovative e accessibilità aumentata per chi soffre di disturbi – oggetti di cartoleria e persino giochi da tavolo. Nell’angolo vicino al bancone è posizionata una poltrona gialla, sovrastata da un murales, ancora incompleto, raffigurante una scala che sfonda un muro di mattoni per raggiungere la Luna, il simbolo della libreria. Il retro, oltre al magazzino, ospita uno spazio lasciato libero per eventi culturali, secondo l’esplicita volontà dei proprietari. Ora alcuni scatoloni di cartone contenenti i libri acquistati dalla benefattrice occupano un angolo del locale, in attesa di essere consegnati alle scuole.
Francesca e Mattia sono accoglienti e mostrano subito la passione che li ha spinti a lasciare un posto stabile per aprire, tra mille incertezze, una libreria – un settore, quello librario, in cui è difficile sopravvivere – a Corvetto, in un quartiere che nel luogo comune è disagiato, ma, come spiega Francesca, nasconde tante belle realtà. Gli occhi dei due – anche quelli di Mattia, a cui Francesca rimprovera bonariamente di tenerli troppo chiusi nelle foto – trasmettono il desiderio di contribuire alla crescita del quartiere e la fiducia che la propria azione possa portare un cambiamento nella società.
Mattia spiega la filosofia del negozio – parola che però non gli piace perché riduce in un’accezione troppo commerciale la loro realtà – così: «Noi vogliamo promuovere il bello in sè. Che poi nasca dai bambini e dai ragazzi è fondamentale, perché loro sono la base da cui può nascere un futuro più sensibile». Ma non solo, la libreria si propone di essere un presidio culturale per persone di tutte le età a Corvetto, nel quartiere di San Luigi in particolare, dove i due hanno trasferito l’attività a luglio. Francesca racconta come il negozio utilizzi lo spazio non commerciale per incontri tra famiglie, presentazioni di libri e gruppi di lettura. La libreria ospita inoltre un punto giallo del comitato “Verità per Giulio Regeni” e presto avrà un angolo dedicato al progetto “Sheep Italia” che si occupa di raccogliere coperte per i senza tetto e anche la possibilità di prendere e lavorare un gomitolo da riportare finito. Progetto presieduto da Saverio Tommasi, che ha peraltro partecipato all’inaugurazione della libreria con la presentazione del suo libro Siate ribelli, praticate gentilezza, particolarmente caro ai due.
Mattia e Francesca hanno spiegato che la donazione, un evento straordinario, è avvenuta in seguito a una telefonata da parte di Daniela Nicolò, ideatrice della pagina instagram “Svuota la vetrina”, qualche settimana fa. Daniela aveva parlato di una misteriosa donatrice che avrebbe voluto comprare tutti i libri in vetrina da una libreria impegnata nel sociale e in attività per i bambini, preferibilmente fuori dal centro città. La scelta è poi effettivamente ricaduta su “Punta alla Luna”, visitata il 12 novembre dalla benefattrice, che ha voluto restare anonima al pubblico. Francesca e Mattia raccontano di essersi trovati subito in sintonia con lei, caratterizzandola come una distinta signora milanese impegnata nel mondo dell’impresa e una «divoratrice di libri cartacei».
I due librai hanno voluto lasciare un piccolo regalo alla signora a suggellare il generoso acquisto: una copia dell’albo illustrato La zuppa Lepron, edito da Topipittori, casa editrice a cui i due sono particolarmente legati.«Il libro è significativo per noi perché parla di come una cosa possa essere fatta bene solo con il cuore. Quando diventa imprenditoriale a livelli industriali perde significato», spiega Francesca, sintetizzando così anche lo spirito della stessa libreria indipendente. I libri acquistati dalla donatrice saranno poi consegnati da Francesca e Mattia a biblioteche scolastiche selezionate all’interno del progetto “Io leggo perchè”. Saranno ripartiti tra le scuole gemellate con la libreria, in particolare quelle che si sono mostrate più propositive e partecipi riguardo a progetti di lettura nel corso degli anni.