Ben Affleck ha vinto il Golden Globe per la miglior regia (foto AP)

Adesso che i Golden Globe hanno smentito le previsioni della vigilia, gli occhi degli appassionati e le aspettative dell’industria cinematografica sono puntate sulla notte degli Oscar. Il successo di Ben Affleck, che con Argo ha vinto nella serata di Los Angeles i premi più importanti (miglior film drammatico e miglior regia), sta rivoluzionando i pronostici e le previsioni degli addetti ai lavori sugli Academy Awards.

Tutto è ancora possibile. “Nobody knows anything”, ha affermato William Goldman, celebre sceneggiatore hollywoodiano. Di sicuro però c’è che la stampa estera, scegliendo di premiare Ben Affleck ai Golden Globe, ha sfidato la più blasonata Academy, che invece ha escluso Ben Affleck dalle nomination per l’Oscar alla regia.

Secondo i rumors oggi più accreditati, sarà Steven Spielberg, di gran lunga il nome più “pesante” tra i candidati al premio, ad aggiudicarsi l’ambita statuetta con Lincoln. Ben Affleck potrebbe però ancora vincere l’Oscar per il miglior film. Possibile, ma poco probabile.

Se si guardano le statistiche, infatti, anche se miglior film e regia sono categorie del tutto separate, si scopre che i giudici degli Oscar mal sopportano che il vincitore per la miglior pellicola non coincida con il miglior director. In tutta la storia della dorata statuetta, soltanto tre lungometraggi hanno vinto l’Oscar senza avere una nomination per il regista. L’ultima volta è accaduto con A spasso con Daisy, nel lontano 1989.

Se questa regola dovesse applicarsi anche il 24 febbraio prossimo, Lincoln di Steven Spielberg è il cavallo giusto su cui scommettere. Gli altri film i cui registi hanno una nomination per la regia – Amour di Michael Haneke (che ha già fatto il pieno a Cannes) e Beasts of the Southern Wild di Benh Zeitlin -, infatti, non sembrano avere possibilità reali di competere.