bookcityUmberto Eco, Dario Fo, Luis Sepúlveda. Ma anche Antonio Albanese, Zerocalcare, Massimo Gramellini. Nomi famosi della letteratura, del cinema, della televisione, ma anche della cultura popolare che popolano la lunghissima lista dei relatori dell’edizione 2013 di Bookcity, il festival dedicato al libro. Una manifestazione cittadina, ma con ambizioni nazionali, che torna per il secondo anno sulla scia di un format di successo nato nelle maggiori capitali europee.

Circa 1.200 protagonisti per 600 eventi divisi in quattro giorni, da giovedì 21 a domenica 24 novembre. Biblioteche e librerie a parte, gli spazi dedicati agli incontri sono tra i più insoliti: carceri, ospedali, case di riposo, stazioni della metropolitana, taxi. Il denominatore comune è l’amore per la lettura, che accomuna adulti, ragazzi e bambini. Tra amarcord e novità come il “silent reading”, ovvero l’ascolto in cuffia dei brani letti dagli scrittori. O come le letture sui mezzi, che siano pubblici o privati: autori che allieteranno i passeggeri con brani tratti dai loro romanzi. Poche pagine, il tempo di una corsa da Cadorna a Duomo.

E poi: un torneo di calcio fra scrittori, editori, librai, bibliotecari, dove si baratta l’ingresso con la donazione di un libro; una mostra fotografica, nella ‘Via della lettura’ (dal Castello alla Rotonda della Besana), con immagini di grandi scrittori affacciati alle finestre di alcuni prestigiosi edifici. Infine uno sguardo all’Expo, l’evento mondiale che ospiterà Milano tra il primo maggio e il 31 ottobre 2015: un laboratorio di ricerca, confronto e innovazione, allo spazio Agorà, per confrontarsi sui temi dell’esposizione universale, energia e alimentazione.

Giorgia Wizemann