I ragazzi leggono più degli adulti. Questo è il dato sorprendente che emerge dal Salone del libro di Torino. Quei ragazzi che sembrano avere prospettive meno invitanti, che vengono spesso additati come la generazione degli svogliati, hanno ancora voglia di leggere, di sapere, di approfondire. Lo domostra il +6.4% delle vendite registrato in questo settore. Lo dimostrano anche le code che i giovani lettori formano in attesa di vedere il loro idolo, Jamie McGuire, la scrittrice americana che con la sua penna ha saputo descrivere timori e stati d’animo degli adolescenti del nostro tempo. “Mi ritrovo in quello che scrive”, dicono in molti mentre aspettano di farsi firmare una copia del suo ultimo libro: “Una meravigliosa bugia”.

Un genere su tutti attrae gli young adult (i giovani adulti), è il fantasy. La trilogia di Divergent, scritta da Veronica Roth, attira molti ragazzi allo stand della Feltrinelli, la casa editrice che ha pubblicato il libro in Italia. “È il più venduto”, dicono senza esitare gli espositori. Grande successo anche per la saga “Il trono di spade”, pubblicato da Mondadori che, per l’occasione, ha circondato il suo spazio espositivo con gigantografie delle copertine dei libri.

E se gli adolescenti preferiscono fantasticare e ritrovarsi in mondi inventati e pieni di nuovi personaggi, i più piccoli leggono storie di animali, avventure e qualche semplice giallo. “Diario di una schiappa” , pubblicato da Il Castoro è uno dei libri più amati nella fascia 8-10 anni. “Ha lanciato un nuovo genere, un fumetto che ha anche il testo. E piace molto questo ai ragazzi”, spiegano gli espositori. Al Castoro hanno anche tentato un azzardo, ma ben riuscito. Un’edizione tutta in latino del “Diario di una schiappa”. “È andato benissimo, lo abbiamo venduto tanto. Non ce lo aspettavamo neanche noi”. Segno che, quello dei ragazzi, è un settore che non solo sopravvive, ma dove si può anche sperimentare.

Passeggiando per il salone si vedono spesso famiglie con due o tre bambini carichi di libri. E se si chiede loro perché sono qui la risposta data dai genitori è quasi sempre la stessa: “Vogliamo che i nostri figli imparino ad amare la lettura”. E sembra che i giovani italiani quest’amore lo stiano già coltivando.

Federica Villa