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Si è tornati al cinema senza mascherina, i concerti sono ripresi e i teatri hanno definitivamente riaperto al pubblico. Ma la crisi della pandemia pesa ancora sul modo dello spettacolo, soprattutto per quanto riguarda le sale cinematografiche e teatrali. È la Siae a spiegare la situazione critica in cui si trova questo settore: dal 2019 al 2021 il numero totale degli spettatori è calato drasticamente da 306 milioni a 84 milioni, così come sono scesi gli incassi passando dai 2,7 miliardi di euro del 2019 agli 870 milioni di euro del 2021. Un miglioramento dei dati rispetto al periodo di pandemia c’è stato, ma non è ancora abbastanza e i numeri degli anni pre-Covid sono ancora lontani.

Cinema e teatro – La Società italiana degli autori ed editori nel rapporto del triennio in questione analizza l’andamento dei diversi settori di interesse e tra questi spicca quello del cinema con il -12% di presenze in sala, seguito dal teatro con il -9%. Preoccupante è anche gli incassi al botteghino: 979 milioni di euro, a fronte dei 1.265 milioni del 2019, con una flessione del 23%. Una questione però fa riflettere: anche se l’offerta di spettacoli è cresciuta e si producono continuamente nuovi film e serie tv, il numero di spettatori in sala continua a non aumentare. Il motivo potrebbe essere quello della distribuzione in streaming: le persone trovano più comodo seguire una serie o guardare un film direttamente dal divano di casa pagando un abbonamento mensile economico (la versione base di Netflix costa 5,49 euro al mese, quello di Amazon Prime Video 3,99 euro).

Musica e concerti – L’unico settore a risultare in crescita è quello della musica che tra il 2020 e il 2021 hanno fatto un balzo in avanti per quanto riguarda gli spettatori e la percentuale è addirittura del +113%, con un totale di biglietti venduti che è passato dai 5,5 milioni del 2019 ai 6,2 milioni del 2022. A confermare che la musica non sta subendo battute di arresto è l’organizzazione della Milano Music Week, prevista dal 21 al 27 novembre 2022. Questa settimana dedicata interamente alla musica prevede la partecipazione di centinaia di artisti e artiste con esibizioni, workshop, presentazioni di dischi, libri e film, incontri e dj set. A promuoverla sono il Comune di Milano, la SIAE, la FIMI (Federazione Industria musicale italiana), Assomusica (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo) e Nuovoimaie.

Soluzioni ai problemi – Secondo il direttore generale della Siae Gaetano Blandini, l’industria italiana sta comunque dimostrando di saper reagire alle difficoltà. In questa situazione, l’aiuto dello Stato è fondamentale ma non servono «provvedimenti a pioggia» bensì «interventi mirati, incentivi fiscali e misure che diano la possibilità alle imprese di offrire spettacoli degni di essere visti, di investire sulla tecnologia e sulla sicurezza». Per riportare le persone in sala servono poltrone più comode, maggior appeal estetico, spuntini migliori e una distribuzione diversificata di film. «È la qualità dell’offerta a fare la differenza», aggiunge Baldini. Serve innovazione non solo tecnologica ma di idee, «un sostegno intelligente che faccia invertire questa tendenza e che impedisca al cinema come lo abbiamo sempre conosciuto di morire».