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La prima immagine di "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino

Ormai del festival è un habitué. Paolo Sorrentino è in gara a Cannes per la quinta volta, e chissà che non sia quella buona. Il regista napoletano autore di sei film, quattro selezionati alla Croisette ma mai premiati con la Palma d’oro, ci riproverà alla 66esima edizione in programma dal 15 al 26 maggio. Dopo “Le conseguenze dell’amore”, “L’amico di famiglia”, “Il divo” e “This must be the place” è il turno di “La grande bellezza”, storia di un giornalista che racconta i misteri e le contraddizioni di Roma. A interpretarlo Toni Servillo, alla quarta collaborazione con Sorrentino dopo l’esordio ne “L’uomo in più”.

«Ringrazio il festival per l’invito e l’attenzione con cui segue il mio lavoro sin dagli esordi» ha dichiarato Paolo Sorrentino. «Essere selezionati tra migliaia di film è già un grande riconoscimento». Il secondo ringraziamento va alla troupe e ai collaboratori: «Andarci per la quinta volta di seguito – continua Sorrentino riferendosi a Cannes – è una responsabilità e un onore che condivido con tutta la troupe. Uomini e donne appassionati che mi hanno consentito di trasformare in un film quella che per me era una fantasia».

“La grande bellezza” competerà nella sezione Concorso, quella che assegna la Palma d’oro e il Gran premio della giuria (quello vinto nell’edizione 2012 da Matteo Garrone con “Reality”). Sorrentino se la vedrà con altri undici lungometraggi: tra gli altri quelli dei fratelli Coen, di Roman Polanski, Steven Soderbergh, James Gray, Francois Ozon. Ma c’è anche un’altra Italia nella Selezione ufficiale: quella di Valeria Golino, che concorre nella sezione Un certain regard con “Miele”, suo esordio alla regia. Per la seconda sezione più importante del festival, quella di Un certain regard, è prevista una premiazione speciale la sera della vigilia dell’assegnazione della Palma d’oro.

Lucia Maffei