La copertina di "Nothing has changed"

La copertina di “Nothing has changed”

“Nothing has changed”. Niente è cambiato. Quasi un ossimoro per chi per cinquant’anni ha vissuto all’insegna del trasformismo e del costante mutamento. David Bowie non smette di stupire e sceglie questo titolo per la raccolta che riunisce il meglio del suo repertorio dal 1964 ad oggi.

In uscita il 18 novembre per Parlophone Records, la collezione include anche il brano inedito “Sue (or in a season of crime)”, da cui è stato tratto anche un videoclip (vedi sotto). Grande attesa da parte dei suoi fan anche per i brani nuovi e per quelle versioni live di vecchi successi disponibili fino ad ora solo per i collezionisti. Il cofanetto avrà tre copertine diverse a seconda del formato (2 Cd, 3 Cd e vinile): il tema comune è lo stesso Bowie che guarda lo specchio. Il nuovo brano uscirà anche come singolo – insieme all’altro inedito “‘Tis a pity she’s a whore” – sia su vinile sia in formato digitale.


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“Nothing has changed” non ripercorre semplicemente l’intera e lunga carriera di Bowie, passata attraverso cinque decenni, ma di fatto racconta anche la continua evoluzione nel tempo di una leggenda vivente del rock: il dandy per eccellenza della musica pop. Quasi in contemporanea con l’uscita dell’ultimo lavoro, in Italia sta per arrivare anche “David Bowie is“, il documentario tratto dalla mostra esposta al Victoria & Albert Museum a Londra e vincitore di un BAFTA Award, il premio considerato spesso l’equivalente britannico degli Oscar.  Il “Duca Bianco” torna a far sentire la sua voce a distanza di 18 mesi dall’ultimo album, “The next day”, pubblicato dopo anni di silenzio. E proprio perché “Nothing has changed”, i suoi fan sono sicuri che continuerà a trasformarsi e a stupirli ancora.

Matteo Furcas