Foto di: Evan Agostini/Invision/ANSA/AP

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La risposta di Hollywood alle polemiche post Golden Globe non si fa attendere: George Clooney è il primo grande attore a criticare pubblicamente il presidente eletto Donald Trump dopo i suoi tre tweet al veleno nei confronti di Meryl Streep. «Ma lei non dovrebbe gestire il Paese?», ha detto lunedì sera il due volte premio Oscar durante un ricevimento per il nuovo documentario di Netflix “White Helmets”. «Io non l’ho votato, non lo appoggio, non penso sia stata la scelta giusta», riporta inoltre il Guardian. In maniera sarcastica Clooney ha poi aggiunto a People: «L’ho sempre detto anche io che è l’attrice più sopravvalutata di tutti i tempi. Abbiamo doppiato insieme Fantastic Mr. Fox (film d’animazione del 2009 diretto da Wes Anderson, ndr) come marito e moglie volpi e anche come volpe è sopravvalutata».

LA POLEMICA – Il riferimento è ovviamente alle parole, vere, di The Donald dopo il discorso della star 67enne durante la serata di gala dove si assegnano i premi ai migliori film e programmi televisivi. «Meryl Streep, una delle attrici più sopravvalutate di Hollywood, non mi conosce ma mi ha attaccato comunque la scorsa sera ai Golden Globe – ha scritto il tycoon su Twitter -. È una leccapiedi di Hillary che ha straperso. Per la centesima volta, non ho mai “preso in giro” un giornalista disabile (non lo farei mai) ma ho solo mostrato come “strisciava” quando ha cambiato versione su un articolo che aveva scritto 16 anni fa solo per mettermi in cattiva luce. I soliti media disonesti!». Ma su YouTube si trova ancora il video del fatto incriminato, risalente a novembre 2015: l’imitazione fatta dal futuro presidente di Serge Kovaleski, giornalista investigativo del New York Times e Pulitzer nel 2009, affetto da una malattia genetica che provoca rigidità articolare. Senza mai pronunciare il nome di Trump e subito dopo aver ricevuto il premio alla carriera, l’attrice Meryl Streep aveva detto: «Mi ha spezzato il cuore quando l’ho visto, e non riesco a togliermelo dalla testa perché non era in un film, era la vita vera… La mancanza di rispetto causa altra mancanza di rispetto, la violenza incita altra violenza, e quando i potenti usano la loro posizione per maltrattare gli altri, perdiamo tutti quanti».

IL RETROSCENA – Eppure Trump non l’ha sempre pensata così su Meryl Streep. Nel 2015, infatti, la protagonista di La scelta di Sophie The Iron Lady, con cui ha vinto due Oscar come miglior attrice, era «eccellente» e «anche una persona squisita». Lo ha scritto l’Indipendent subito dopo l’attacco del presidente eletto. Interrogato dall’Hollywood Reporter sui suoi volti femminili preferiti nel mondo dello spettacolo, l’imprenditore aveva risposto: «Julia Roberts è formidabile, e molte altre. Il problema è che se faccio i nomi di tre, quattro o cinque (attrici, ndr) le centinaia che conoscono si offenderanno ed io non intendo offenderle». L’ennesimo dietrofront del futuro successore di Barack Obama alla Casa Bianca, che in queste ore sta sfidando la legge contro il nepotismo nominando Jared Kushner, marito della figlia Ivanka, consigliere senior con competenze sugli accordi commerciali e sul Medio Oriente.